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North Sea Summit, nove Paesi europei puntano sull’eolico

7 stati Ue con Norvegia e Gb: 'raddoppiare produzione'

Pubblicato:27-04-2023 13:22
Ultimo aggiornamento:27-04-2023 13:23

parco eolico
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ROMA – Potenziare lo sfruttamento del vento creando impianti eolici interconnessi nel Mare del Nord: questo l’obiettivo che si sono posti i leader di nove Paesi europei che si sono dati appuntamento oggi a Ostend, in Belgio, per la seconda edizione del North Sea Summit. Al vertice, a cui ha partecipato anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, si è deciso di raddoppiare entro il 2050 la capacità di produzione di elettricità in questa area, rispetto agli obiettivi fissati nella scorsa edizione di Esbjerg.

Oltre a raddoppiare la capacità di ricavare energia dal vento, si è parlato anche di collegare tra loro i parchi eolici. Come riporta la stampa belga, infatti, l’interconnessione dei parchi potrebbe permettere di superare il problema dell’intermittenza del vento, che non sempre soffia con la stessa intensità.
Un’altra soluzione pensata dagli esperti è sfruttare maggiormente l’idrogeno verde, per questo si è parlato di varare progetti pilota per favorire la capacità di produzione da parte degli Stati.

I leader hanno affrontato infine il tema della conservazione della biodiversità, dal momento che i parchi eolici e la produzione di idrogeno verde hanno un impatto sull’ambiente potenzialmente dannoso.
In un editoriale congiunto pubblicato sulla testata Politico alla vigilia del summit, i leader dei nove paesi hanno ribadito l’urgenza di “raggiungere gli obiettivi climatici e liberarci del gas russo, garantendo un’Europa più sicura e indipendente”.


Stamani, aprendo i lavori del vertice, il primo ministro belga Alexander De Croo, ha ribadito il punto: “Negli ultimi mesi abbiamo visto cosa succede se si è troppo dipendenti da paesi esterni per la fornitura di energia”.

Al summit di Ostend hanno preso parte i rappresentanti di sette Stati membri dell’Ue – Francia, Germania, Irlanda, Danimarca, Olanda, Belgio e Lussemburgo – insieme a quelli di Norvegia e Regno Unito.
Il Belgio vanta già un parco eolico da 2,2 gigawatt, l’equivalente di due reattori nucleari, che soddisfa l’8% del proprio fabbisogno. Ora punta a creare la prima isola artificiale nel mare del Nord per accogliere un nuovo parco eolico, che consentirà di connettere meglio le infrastrutture già esistenti con quelle di altri Paesi.

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