
ROMA – “È giusto combattere lo sfruttamento dei corridori africani, il professionismo è professionismo sempre e come tale deve essere retribuito, ma non è così che si fa, non è escludendoli da una gara che si combatte il problema. Anzi, così il problema si aggrava e la vicenda in sè per come sta emergendo rasenta la follia”. Lo dice Luigi Di Maio sul caso del Trieste Running Festival.
Prima di Di Maio, anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti si era espresso contro la scelta degli organizzatori del Trieste Running Festival, ricordando che però il problema degli “scafisti dello sport” esiste.
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