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Spruzza spray al peperoncino a scuola, 5 alunni in ospedale. E sui social esplode mega dibattito

E' successo in una scuola media di Cesenatico, in provincia di Forlì Cesena

Pubblicato:27-04-2018 13:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:49

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CESENA – E’ entrato nell’androne della sua scuola e ha spruzzato dello spray al peperoncino, causando qualche malore tra i compagni, parecchia paura e l’evacuazione dello stabile.

Cinque o sei alunni sono poi stati portati per i controlli all’ospedale Marconi, con un occhio di riguardo in più per i tre di loro che pare fossero già precedentemente sofferenti di asma. Dopo un’ispezione dell’Ausl, le lezioni sono riprese e oggi pomeriggio, dicono dalla scuola, sono regolari. A compiere il gesto, questa mattina alle scuole medie Dante Arfelli di Cesenatico, in provincia di Forlì-Cesena, è stato un ragazzino che frequenta l’istituto, probabilmente di terza, gettando nel panico la scuola.

Oltre ai soccorsi sono infatti intervenuti anche i Carabinieri, che ora seguono direttamente le indagini. L’episodio è stato reso noto dal sindaco Matteo Gozzoli, che da stamane è in contatto costante con la dirigenza scolastica e che, appunto, parla di una situazione ora normalizzata. Detto questo, però, il sindaco giudica “grave” l’episodio.


“Si tratta di un episodio grave di bullismo nei confronti di un’intera scuola, forse il colpevole non si è reso conto di quanto ha fatto ma ora ne dovrà rispondere”, scrive Gozzoli su Facebook. Poi, al telefono, aggiunge di essere in attesa che la scuola spieghi meglio quanto accaduto, “ma pare che l’alunno abbia spruzzato lo spray nell’androne, all’ingresso e che quindi la sostanza urticante si sia diffusa causando il panico- racconta Gozzoli- non si conoscono le motivazioni del gesto ed è possibile anche che non si sia reso conto di quello che stava facendo”, ribadisce.

Il primo cittadino, comunque finisca la vicenda, vorrebbe poter parlare col ragazzo, “vorrei provare a fargli capire l’importanza di convivere in una comunità seguendo le regole di convivenza civile”. E comunque c’è anche il fatto che “la bomboletta è stata trovata e che non può essere venduta ai minori di 18 anni“. L’amministrazione comunale, intanto, vigilerà sul prosieguo degli eventi e sullo stato di salute dei ragazzi. Ma “l’episodio mi ha profondamente rattristato, non ricordo episodi del genere in passato”, aggiunge il primo cittadino prima di augurare “pronta guarigione ai ragazzi”, che stamattina sono stati portati al Marconi.


ALUNNI DIMESSI, SUI SOCIAL ESPLODE MEGA DIBATTITO

Sono stati dimessi gli alunni della scuola media Dante Arfelli di Cesenatico, che stamattina sono stati portati all’ospedale Marconi per una serie di controlli, dopo che un loro compagno aveva spruzzato spray al peperoncino nell’androne dell’istitito.

L’alunno tredicenne che ha compiuto il gesto, aggiunge il primo cittadino di Cesenatico, pare non sia nuovo a gesti fuori dalle righe e che sia “un ragazzino problematico con una famiglia complicata. Cosa che può avere inciso sul suo comportamento”. Gozzoli, poi, spiega che nelle ultime settimane in un locale del territorio si è verificato un episodio simile, quindi è possibile che quella di stamane da parte del minore sia un’emulazione, “una specie di moda”. In ogni caso, resta l’intenzione di Gozzoli di incontrare il ragazzino e i suoi familiari.

Le mamme delle ‘vittime’ e gli altri genitori, intanto, si sono scatenati sui social media, con quelli che raccontano dei figli ancora “senza fiato, con gli occhi e la gola che bruciavano all’ora di pranzo” e “in ansia”, quelli che chiedono ‘pene esemplari“, fino alla “bocciatura“, “l’espulsione” e i “lavori sociali”, perché si tratterebbe di “un recidivo”. C’è chi invoca i classici “due schiaffoni“, chi chiama in causa i suoi genitori che sarebbero altrettanto colpevoli e chi invece chiede di “aiutarlo a capire dove ha sbagliato e reinserirlo in un contesto sano”.

LO PSICOLOGO: GESTO STUPIDO NON DELINQUENZIALE

Federico Bianchi di Castelbianco

“È veramente una ragazzata stupida non paragonabile alle altre. Tuttavia in questo momento di paura per i ‘bulli’ assumerà la forma di un delitto”. Commenta così Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva, il caso del ragazzo che ha spruzzato lo spray urticante nell’androne della scuola media Dante Arfelli di Cesenatico.

“Credo sia il caso che gli adulti si comportino come tali, punendo il ragazzo per il gesto fondamentalmente stupido ma non delinquenziale. Sarebbe più che sufficiente- conclude lo psicoterapeuta- un percorso di aiuto sociale per superare una ragazzata”.

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