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Roma, al palaexpo il World Press Photo 2017

ROMA - Il World Press Photo 2017, il più importante concorso internazionale di fotografia, sbarca al Palazzo delle

Pubblicato:27-04-2017 13:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:09

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ROMA – Il World Press Photo 2017, il più importante concorso internazionale di fotografia, sbarca al Palazzo delle Esposizioni. La mostra, che negli anni passati è stata sempre organizzata al Museo di Roma in Trastevere, si terrà dal 28 aprile al 28 maggio. Per l’edizione 2017 le immagini sottoposte alla giuria del concorso sono state 80.408 inviate da oltre 5.000 fotografi di 125 nazionalità.



La giuria che ha suddiviso i lavori in otto categorie ha premiato 45 fotografi provenienti da 25 Paesi, tra questi anche alcuni italiani. La foto dell’anno, scelta nella categoria spot news stories, è stata realizzata dal fotografo Burhan Ozbilici ad Ankara il 19 dicembre del 2016. L’immagine mostra l’uccisione dell’ambasciatore russo in Turchia, Andrei Karlov, da parte del poliziotto turco 22enne Mevlut Mert Altintas durante l’inaugurazione di una mostra d’arte.

“Il World Press Photo- ha spiegato l’organizzatore della mostra e pluripremiato fotografo, Francesco Zizola- è il più grande concorso internazionale di fotografia e quest’anno per la prima volta si tiene nel Palazzo delle Esposizioni. La foto dell’anno, il cosidetto Oscar della fotografia, ritrae l’assassinio dell’ambasciatore russo in Turchia. Una foto che ha già fatto il giro del mondo, e le prime pagine dei giornali l’hanno pubblicata il giorno dopo l’accaduto”.


“La foto ha aggiunto Zizola-  ha suscitato molte polemiche proprio perché rappresenta un momento delicato come la morte di un essere umanoha a, ma la giuria ha voluto riconoscere a questo fotografo il massimo riconoscimento per la sua foto per la sua capacità di raccontare, come solo una foto può fare, un istante complesso divenuta quasi un’icona del nostro tempo, un’immagine ambigua che rimanda ad una cultura di violenza cinematografica. Ma nonostante queste critiche la giuria ha voluto riconoscere al fotografo il coraggio e la capacità di rimanere fedele al fotogiornalismo e di riportare la notizia a rischio della propria vita”.

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