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Al Mise parte il tavolo sul piano industriale di Whirlpool

Un confronto senza pregiudiziali sul piano industriale Whirlpool, incluso

Pubblicato:27-04-2015 13:36
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:17

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whirlpoolUn confronto senza pregiudiziali sul piano industriale Whirlpool, incluso lo stabilimento di Carinaro, che prenderà il via mercoledì prossimo e proseguirà il 5 e 8 maggio. La proposta del Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi per avviare seriamente la trattativa per la soluzione industriale relativa al colosso degli elettrodomestici che ha acquisito Indesit, attraverso un serrato confronto tra azienda e sindacati, è stata accolta favorevolmente al termine della riunione al Mise cui hanno preso parte il Sottosegretario al Ministero del Lavoro Teresa Bellanova e 130 rappresentanti delle istituzioni locali, dell’azienda, dei sindacati, di Confindustria e di Federmanager. Tra questi, il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, l’amministratore delegato di Whirlpool Davide Castiglioni ed esponenti della Fiom-Cgil, Ugl-Metalmeccanici e Uilm-Uil.

“Ora si apre davvero il confronto con Whirlpool- ha coemmentato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, al termine dell’incontro- Infatti le linee fin qui enunciate sono soltanto il punto di partenza di un documento che dovrà essere modificato e migliorato perché non ci siano effetti negativi sull’occupazione. E’ sicuramente positivo che non ci sarà alcuna esecutività e alcuna implementazione di queste linee di indirizzo finché non ci sarà una vera discussione e condivisione del futuro piano industriale di Whirlpool da parte di tutti. Nel mio intervento al tavolo, oggi, ho anche richiamato la necessità di approfondire tutti gli aspetti in campo, non solo quelli relativi alle unità produttive ma anche quelli, da introdurre da subito al confronto, sul destino dei centri direzionali e dei servizi generali che toccano l’occupazione degli impiegati. Altro tema fondamentale, la focalizzazione dei budget in ricerca e sviluppo suddivisi tra Marche e Lombardia”.


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