LISBONA – Si è concluso a Lisbona il 27° Congresso dell’Associazione Europea dei Farmacisti Ospedalieri, ed è stato – come dichiara Piera Polidori, membro italiano del Board EAHP, all’interno del quale ricopre l’incarico di Direttore dello sviluppo professionale – “un evento di grande spessore nelle comunicazioni scientifiche e di notevole partecipazione professionale, con presenze non solo dal nostro Continente, ma anche da Asia, Africa e Americhe, a dimostrazione della qualità del lavoro svolto dai farmacisti ospedalieri europei, che sono considerati una comunità di riferimento a livello internazionale”.
Tanti sono gli ambiti di riferimento dei contenuti presentati a Lisbona: prima di tutto il ruolo sempre più centrale del paziente nella definizione del “successo del trattamento terapeutico”, dove non si può prescindere dalle aspettative del malato. E poi gli sviluppi tecnologici, le innovazioni terapeutiche, le “lezioni imparate dalla pandemia” (sia di tipo organizzativo, che di tipo comunicativo), la capacità di risposta verso carenze e indisponibilità di farmaci, dispositivi e principi attivi. “Uno dei temi su cui ci siamo maggiormente focalizzati è sicuramente quello della sostenibilità ambientale e del green-hospital, su cui è stato costituito qui a Lisbona un gruppo di lavoro che nasce con l’intento di mettere a punto e sviluppare progetti specifici in questo ambito. E’ un argomento così rilevante e sentito, che il prossimo 28° Congresso, che si terrà a Bordeaux nel marzo del 2024, sarà proprio dedicato alle tante sfide che pone la difesa dell’ambiente alla nostra professione“.
Ma oltre a questi macro-temi congressuali, altri due contributi strategici di EAHP sono stati condivisi a Lisbona: il primo nell’ambito della legislazione farmaceutica ed il secondo che rappresenta il “giuramento” dei farmacisti ospedalieri europei. Per la revisione della Legislazione farmaceutica europea (un immenso lavoro in corso presso la Commissione Europea, la cui prima presentazione era proprio prevista per il 29 marzo, ma che ad oggi è stata spostata di due settimane), EAHP ha presentato un suo contributo in cinque punti, dove l’attenzione è concentrata sui temi irrinunciabili per la professione: Sicurezza dei pazienti, Resistenza agli antibiotici, Carenza-accessibilità ai farmaci, Farmacovigilanza e (ancora una volta) sostenibilità ambientale.
“E’ un contributo tecnico che riteniamo preziosissimo- commenta la rappresentante italiana all’interno del Board EAHP- E che dovrebbe aiutare il governo europeo alle prese con la nuova legislazione di settore, a tenere in considerazione criticità e punti di sviluppo positivi così come sono osservati direttamente da chi si trova a fare da trait fondamentale d’union tra pazienti, clinici e sistema del farmaco”. Da ultimo, ecco poi il “Documento di Giuramento” di EAHP: di che si tratta? “E’ un impegno in dieci punti”, conclude Piera Polidori, “che abbiamo condiviso con il Parlamento Europeo lo scorso 8 marzo, un Codice deontologico con cui i farmacisti ospedalieri europei si impegnano a migliorare costantemente l’attenzione, l’eticità e la qualità delle proprie prestazioni in funzione dell’attenzione da offrire al paziente”.
Il testo – semplice ed essenziale – è stato siglato da EAHP in collaborazione con la European Society of Clinical Pharmacy-ESCP e comprende dieci impegni che i farmacisti ospedalieri europei si assumono:
In chiusura di EAHP, il vicepresidente SIFO; Alessandro D’Arpino (che era presente ai lavori insieme ad un numeroso gruppo di farmacisti ospedalieri italiani) ha sottolineato “come la relazione tra SIFO e la Società europea sia ottimale e sempre più solida, un’alleanza che si esprime in sinergie utili, come vedremo nei prossimi mesi quando proprio l’Italia ospiterà un evento internazionale organizzato da EAHP, con il forte supporto della nostra società scientifica”.
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