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Sci, Corno alle Scale cerca il “nuovo Tomba”. Ma il caldo ha sciolto la neve

Il 3 e 4 aprile i campionati italiani giovani "ma servono 10 centimetri"

Pubblicato:27-03-2023 15:37
Ultimo aggiornamento:27-03-2023 16:12
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BOLOGNA – L’ambizione è quella di veder sorgere un “nuovo Tomba“: un campione, possibilmente ‘appenninico’, che possa rilanciare la popolarità di uno sport da molti considerato morente a causa del riscaldamento climatico, specie ad altitudini ridotte come quella del Corno alle Scale. Eppure la stazione di Lizzano in Belvedere, sulla montagna bolognese, ci crede e per questo finale di stagione ha messo in pista (neve permettendo) un grande evento nazionale, i campionati italiani giovani previsti tra una settimana, tra il 3 e il 4 aprile. Il comprensorio è in attesa di 350 tra atleti, allenatori, famigliari e autisti. Ma, appunto, il grande caldo dei giorni scorsi ha reso le cose molto più complicate.

“Negli ultimi giorni abbiamo avuto la perdita di quasi un metro di neve”, spiega il presidente della Fisi Flavio Roda alla presentazione ufficiale dell’evento a Bologna. “Stiamo provando in tutti i modi a portare a termine questa competizione”, aggiunge Roda, mentre il presidente del comitato Appennino Emiliano della Fisi Claudio Veltro spera che “arrivino almeno 10 centimetri di neve” di qui a lunedì prossimo.

I campionati italiani giovanili chiudono una stagione a due facce per il Corno: prima l’assenza di neve e le temperature elevate che hanno costretto a tenere gli impianti chiusi fino al 20 di gennaio. Poi, con l’arrivo della neve, un boom di presenze che ha salvato la stagione o quasi. Fa i conti per il Corno Marco Palmieri, patron di Piquadro: “L’anno scorso abbiamo fatto 45.000 skipass, quest’anno abbiamo venduto il 70% in più di skipass e in meno tempo siamo molto vicini a recuperare i numeri scorso anno”.
A chi inoltre contesta i costi ambientali dello sci alpino, Palmieri ricorda che il Corno è forse la prima stazione sciistica “carbon neutral”.


“Uno skipass emette quattro chili di Co2, come quattro ore di streaming per intenderci, che comunque vengono compensati”. Di sicuro Città metropolitana di Bologna e Regione Emilia-Romagna credono ancora al turismo invernale in Appennino e al rilancio del Corno. “Il progetto imprenditoriale pubblico e privato del Corno è molto cresciuto in questi anni”, rileva il sindaco metropolitano Matteo Lepore. “L’ambizione era portare sempre più sport attorno al Corno e questo evento è il frutto di un lavoro di squadra, di uno sforzo da parte di tutti”. Per l’assessore regionale Andrea Corsini sport e turismo “sono fondamentali per dare una prospettiva al nostro Appennino. Questo evento chiude una stagione tribolata per il turismo invernale, ma qui parliamo di tante presenze che riempiranno gli alberghi”.
Intanto, aggiunge Corsini, “aspettiamo la sentenza del Tar che speriamo liberi il grande investimento sul Corno alle Scale” costituito dalla nuova seggiovia. In arrivo, inoltre, si sono un “bando da 25 milioni d euro per riqualificazione degli alberghi e un altro da 10 milioni per ristoranti e bar”.

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