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L’addio a Ivano Marescotti, martedì la camera ardente a Bagnacavallo

Cordoglio romagnolo senza barriere, dalla cooperazione alla Lega

Pubblicato:27-03-2023 13:08
Ultimo aggiornamento:27-03-2023 13:26

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RAVENNA – Tutta la Romagna piange Ivano Marescotti. L’attore morto ieri sera a Ravenna che forse più di ogni altro ha incarnato la “romagnolità“. La camera ardente, fa sapere il Comune di Bagnacavallo dove Marescotti è nato 77 anni fa, o meglio nella frazione di Villanova come ricorda un suo celebre monologo, verrà allestita nella sala Oriani dell’ex convento di San Francesco domani martedì 28 marzo dalle 14 alle 18 e mercoledì 29 dalle 10 alle 15, orario in cui si terrà un commiato. Le offerte raccolte saranno devolute allo Ior e alle 16.30 di mercoledì il feretro partirà alla volta di Ravenna per la cremazione.

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Al cordoglio per l’attore, da sempre molto vicino alla galassia della cooperazione, si unisce oggi Legacoop Romagna: “Marescotti riuscì a realizzare il suo sogno di diventare attore di fama internazionale, lavorando con tantissimi attori e registi di qualità, sia italiani che stranieri”, ricordano il presidente Paolo Lucchi e il suo predecessore Mario Mazzotti. Ha vissuto, aggiungono, la cooperazione “direttamente in famiglia e attraverso i molti lavori culturali che portò avanti per valorizzare il ruolo e il valore del lavoro cooperativo, in particolar modo quello bracciantile”. Ma soprattutto era un “grande divulgatore e propugnatore della lingua romagnola, grazie in particolare al felice connubio poesia e teatro che seppe ideare con un altro eccelso romagnolo: Raffaello Baldini”. Insomma, concludono Lucchi e Mazzotti, con lui scompare “un intellettuale a volte scomodo, un autentico romagnolo di quella Villanova di Bagnacavallo che con lui diventò davvero il cuore della Romagna, un uomo che seppe innovare linguaggi e percorsi artistici coinvolgendo sempre i giovani e il territorio”.


Anche Imola lo piange, era “molto legato alla nostra città, con la quale ha collaborato molte volte”, sottolinea il segretario della Lega, e consigliere comunale, della città romagnola ma in provincia di Bologna, Riccardo Sangiorgi. Il Carroccio propone allora all’assessorato alla Cultura di “dedicare uno spazio pubblico cittadino a uno dei volti più amati del cinema e del teatro romagnolo, e non solo”. In particolare il ridotto del teatro comunale Ebe Stignani: “Si potrebbe pensare di dedicare questa sala a Marescotti, sarebbe un gesto di riconoscenza importante ed apprezzato dalla cittadinanza”, conclude Sangiorgi.

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