Getting your Trinity Audio player ready...
|
(Foto di Antonio Fraioli)
ROMA – ‘Gli ultimi’ trionfano nella notte del cinema italiano. Ad aggiudicarsi i premi piu’ ambiti della 64esima edizione dei David di Donatello, condotta da Carlo Conti, sono stati “Dogman” di Matteo Garrone e “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini. Pellicole che, seppur molto differenti tra di loro, mostrano la sofferenza di due personaggi che conducono una vita ai limiti della societa’ e della legalita’.
Il film sulla solitudine dei piu’ deboli, liberamente ispirato all’episodio di cronaca nera del ‘canaro della Magliana‘, ha portato a casa 9 riconoscimenti, tra cui miglior film, migliore regia e migliore fotografia. Niente statuetta invece per il protagonista di “Dogman”, Marcello Fonte, che dopo il Festival di Cannes e l’European Film Award, perde in casa “proprio l’unica volta che c’e’ sua madre” tra il pubblico, lo prende in giro sul palco Garrone.
Il miglior attore e’ infatti Alessandro Borghi, per l’ottima prova attoriale in “Sulla mia pelle”, nel quale da’ anima e corpo a Stefano Cucchi, il geometra romano arrestato per spaccio e morto qualche giorno dopo in carcere.. E proprio a lui l’attore, emozionato, ha voluto dedicare l’ambita statuetta: “Grazie alla famiglia Cucchi per essersi fidata di me. Grazie alle persone che accompagnano la mia vita, perche’ questo film e’ stato molto complicato e loro ne hanno pagato le conseguenze. Voglio dedicarlo a Stefano Cucchi. Lo dedico agli esseri umani e all’importanza di essere considerati tali a prescindere da tutto”, ha dichiarato.
A consegnare il premio e’ stata la bellissima (e altissima, come le fa notare giustamente Carlo Conti) Uma Thurman, che in un abito nero e scintillante, ha ricordato come proprio a Roma ha iniziato la sua carriera d’attrice: “Ho iniziato qui, a Cinecitta’, venendo a lavorare con Terry Gilliam per un film che aveva un grossissimo problema di budget”. All’attrice americana e’ stato consegnato un David Speciale.
Altra star internazionale protagonista della kemersse e’ stato Tim Butorn, che ha ricevuto il David alla Carriera e presentato il suo nuovo film “Dumbo”, in uscita il 28 marzo nelle sale italiane. “E’ un onore essere qui”, ha esordito il regista dark da dietro le lenti azzurre dei suoi occhiali, mentre il pubblico gli dedicava una standing ovation-. Vorrei che la gente fosse cosi carina anche nel mio Paese”. Quindi Burton ha ricordato: “Io sono cresciuto con Fellini, Dario Argento, ho lavorato con Ferretti. Non sono italiano ma e’ come se avessi una famiglia italiana”. E “italiano speciale” lo ha definito anche Roberto Benigni, che insolitamente pacato e con un nuovo look (barba incolta), ha premiato il regista americano.
A sua volta quest’ultimo ha consegnato la statuetta di migliore regista esordiente, che quest’anno e’ andata a Alessio Cremonini per “Sulla mia pelle”, film che si e’ aggiudicato anche il David Giovani, votato dai tremila ragazzi.
Nessuna statuetta ‘in rosa’ invece per Valeria Golino (Euforia) e Alice Rohrwacher (Lazzaro felice) entrambe candidate per la migliore regia. A Luca Guadagnino va il premio per la miglior sceneggiatura non originale, insieme a James Ivory e Walter Fasano. “Non saremmo qui senza il romanzo di André Aciman e senza la sua generosità che ci ha permesso di tradirlo come abbiamo fatto”, ha dichiarato Guadagnino.
Conquista il riconoscimento di migliore attrice protagonista un’incredula Elena Sofia Ricci, per il ruolo di Veronica Lario, nel film di Paolo Sorrentino “Loro”. “Non me lo aspettavo. Ho la salivazione azzerata. Un grazie a mio marito che mi ha tanto sostenuta. A Toni Servillo che e’ stato un compagno di lavoro meraviglioso e soprattutto a chi e’ riuscito a trasformarmi in un’altra, grazie Paolo Sorrentino”.
La miglior attrice non protagonista e’ invece Marina Confalone per “Il vizio della speranza”, che anche lei sorpresa ed emozionata, e’ salita sul palco trattenendo a stento le lacrime, e da li ha dichiarato: “Dedico il premio alla Campania e ai napoletani che hanno buona volonta’, e tra questi c’e’ il mio compagno Gigi, che ha molta buona volonta’ con me”.
Il David dello Spettatore, riconoscimento inserito da quest’anno nella kermesse, con piu’ di un milione di presenze in sala, e’ andato a “A casa tutti bene” di Gabriele Muccino. Il regista ha voluto con lui sul palco gran parte del cast, che insieme, come nel film, si e’ lanciato in un’esibizione canora corale. “Questo e’ davvero un premio importante perche’ se noi siamo qui e’ per fare vedere i film agli spettatori, senza di loro noi non esisteremmo. Siamo ancora frastornati, io vengo da un lungo periodo all’estero, pensavo di aver perso il contatto con questo Paese. Quando ho deciso di fare un film non rassicurante, sulla famiglia, in Italia, ho avuto paura. Quando il pubblico ha visto il film e l’ha amato ho capito che il mio posto era ancora qui. Sono felicissimo per questo premio”, ha dichiarato Muccino.
Un riconoscimento speciale e’ stato assegnato al re dell’horror Dario Argento e la scenografa premio Oscar Francesca Lo Schiavo.
“Le mie paure sono quelle quelle che hanno tutti, ne ho anche qualcuna piu’ segreta ma nn si possono raccontare. Sono le paure della parte oscura, che il tuo vaso di Pandora si possa rompere e che queste paure ti invadano e ti distruggano… come nei miei film”, ha dichiarato Argento interrogato da Carlo Conti su cosa lo spaventi di piu’ nella vita. Il regista ha quindi ringraziato Piera Detassis per il riconoscimento, “il primo David che ho ricevuto”.
Inaspettatamente e all’ultimo momento ha preso parte alla kermesse anche il regista premio Oscar Alfonso Cuaròn, che ha ritirato il premio per il miglior film straniero dichiarando in italiano: “E’ un grande onore essere qui stasera, ringrazio di cuore i giurati. Il cinema italiano e’ stata una guida illuminante nella mia formazione. Ringrazio Gianluca Farinelli, la Cineteca di Bologna e Andrea Occhipinti per il grande supporto: il film è stato nelle sale italiane per oltre quattro mesi e questo è straordinario”. “Que viva Italia, que viva Mexico, que viva el cine”, ha concluso.
Donatella Finocchiaro per Capri-Revolution
Marina Confalone per Il vizio della speranza
Nicoletta Braschi per Lazzaro felice
Kasia Smutniak per Loro
Jasmine Trinca per Sulla mia pelle
Michele D’Attanasio per Capri-Revolution
Sayombhu Mukdeeprom per Chiamai col tuo nome
Nicolaj Bruel per Dogman
Paolo Carnera per La terra dell’abbastanza
Hélène Louvart per Lazzaro felice
Massimo Ghini per A casa tutti bene
Edoardo Pesce per Dogman
Valerio Mastandrea per Euforia
Ennio Fantastichini per Fabrizio De André – Principe Libero
Fabrizio Bentivoglio per Loro
Ursula Patzak per Capri-Revolution
Giulia Piersanti per Chiamami col tuo nome
Massimo Cantini Parrini per Dogman
Loredana Buscemi per Lazzaro felice
Carlo Poggioli per Loro
Luca Facchini per Fabrizio De André – Principe Libero
Simone Spada per Hotel Gagarin
Fabio e Damiano D’Innocenzo per La terra dell’abbastanza
Valerio Mastandrea per Ride
Alessio Cremonini per Sulla mia pelle
Matteo Garrone, Massimo Gaudioso e Ugo Chiti per Dogman
Francesca Marciano, Valia Santella, Valeria Golino per Euforia
Fabio e Damiamo D’Innocenzo per La terra dell’abbastanza
Alice Rohrwacher per Lazzaro felice
Nicola Piovani per A casa tutti bene
Sascha Ring e Philipp Thimm per Capri-Revolution
Michele Braga per Dogman
Nicola Tescari per Euforia
Lele Marchitelli per Loro
Mokadelic per Sulla mia pelle
Alessio Cremonini, Lisa Nur Sultan per Sulla mia pelle
Giancarlo Muselli per Capri-Revolution
Samuel Deshors per Chiamami col tuo nome
Dimitri Capuani per Dogman
Emita Frigato per Lazzaro felice
Stefania Cella per Loro
Marianna Fontana per Capri-Revolution
Pina Turco per Il vizio della speranza
Elena Sofia Ricci per Loro
Alba Rohrwacher per Troppa grazia
Anna Foglietta per Un giorno all’improvviso
Arrivederci Saigon di Wilma Labate
Friedkin Uncut di Francesco Zippel
L’arte viva di Julian Schnabel di Pappi Corsicato
La strada dei Samouni di Stefano Savona
Santiago, Italia di Nanni Moretti
Marcello Fonte per Dogman
Riccardo Scamarcio per Euforia
Luca Marinelli per Fabrizio De André -Principe Libero
Toni Servillo per Loro
Alessandro Borghi per Sulla mia pelle
Gaetano Panico per Capri-Revolution
Manolo Garcia per Chiamami col tuo nome
Daniela Tartari per Dogman
Aldo Signoretti per Loro
Massimo Gattabrusi per Moschettieri del re
Alessandro D’Anna per Capri-Revolution
Fernanda Perez per Chiamami col tuo nome
Dalia Colli e Lorenzo Tamburini per Dogman
Maurizio Silvi per Loro
Roberto Pastore per Sulla mia pelle
Mario Martone per Capri-Revolution
Luca Guadagnino per Chiamami col tuo nome
Matteo Garrone per Dogman
Valeria Golino per Euforia
Alice Rohrwacher per Lazzaro felice
L’invenzione di un poeta – A casa tutti Bene
‘Na gelosia – Loro
Mistery of Love Chiamami col tuo nome
A speranza – Il vizio della speranza
James Ivory, Luca Guadagnino e Walter Fasano per Chiamami col tuo nome
Stephen Amidon, Francesca Archibugi, Francesco Piccolo, Paolo Virzì per Ella & John
Stefano Mordini, Massimiliano Catoni per Il testimone invisibile
Oscar Glioti, Valerio Mastandrea, Johnny Palomba, Zerocalcare per La profezia dell’armadillo
Nicola Guaglianone e Luca Miniero per Sono tornato
Jacopo Quadri e Natalie Cristiani per Capri-Revolution
Walter Fasano per Chiamami col tuo nome
Marco Spoletini per Dogman
Giogiò Franchini per Euforia
Chiara Vullo per Sulla mia pelle
Chiamami col tuo nome
Dogman
La terra dell’abbastanza
Lazzaro felice
Sulla mia pelle
Vincitore: Frontiera di Alessandro Di Gregorio
Capri-Revolution
Dogman
Il ragazzo invisibile – Seconda generazione
La befana vien di notte
Loro
Michelangelo – Infinito
Capri-Revolution
Chiamami col tuo nome
Dogman
Lazzaro felice
Loro
Roma di Alfonso Cuaron
Bohemian Rapsody di Dexter Fletcher e Bryan Singer
Cold War di Pawel Pawlikowski
Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson
Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh
Chiamami col tuo nome
Dogman
Euforia
Lazzaro felice
Sulla mia pelle
Tim Burton
A casa tutti bene
Uma Thurman
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it