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Reperti per 250mila euro e una lastra funebre del ‘400 usata come tavolino: denunciata una donna a Trevignano

L'indagine dei Carabinieri della Stazione di Trevignano Romano, con il supporto del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

Pubblicato:27-03-2019 11:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:17
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ROMA  – Vasi, ciotole, anfore, oliere, ampolle e balsamari di origine etrusca e romana, perfettamente integri, risalenti al VII e III secolo a.C: sono alcuni tra i reperti trovati in casa di una donna, a Trevignano Romano. Tutti trafugati. Non solo.  Nella sua villa, la donna custodiva anche un capitello architettonico di età romana imperiale e una lastra funebre del XV secolo trasformata in tavolo posizionato nella veranda della villa.

Grazie al supporto specialistico della Soprintendenza di Roma, è emerso che la lastra era stata rubata dalla chiesa San Simeone Profeta di Roma, luogo sacro sconsacrato e distrutto nella prima metà del ‘900.

Ad intervenire sono stati i Carabinieri della Stazione di Trevignano Romano, con il supporto del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. La donna è stata denunciata  a piede libero  per ricettazione ed impossessamento illecito di opere storiche appartenenti allo Stato.


I reperti, il cui valore complessivo è stato quantificato in 250.000 euro, sono stati affidati al Museo storico di Trevignano Romano.

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