NEWS:

Pil, Confindustria: “Crescita zero nel 2019, occupazione ferma, la fiducia non c’è. Si rischia recessione”

Il Centro studi degli industriali diffonde il rapporto sugli scenari geoeconomici e attacca l'esecutivo: "Il governo ha ipotecato i conti pubblici e non ci saranno opzioni indolori"

Pubblicato:27-03-2019 10:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:17

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Il Centro studi di Confindustria stima nel 2019 crescita zero per l’Italia. A ottobre scorso la stima era stata di un pil in aumento dello 0,9%.

Nella prossima legge di bilancio sono previsti aumenti Iva per 23 miliardi: se scatteranno, calcola Confindustria, il deficit salirà al 2,6% mentre annullare le clausole innalzerebbe il deficit al 3,5%.

“GOVERNO HA IPOTECATO CONTI PUBBLICI, SARANNO DOLORI”

“Il governo ha ipotecato i conti pubblici e non ci saranno opzioni indolori con la finanza pubblica a un bivio: l’alternativa al rincaro Iva è far salire il deficit al 3,5%, causando un ulteriore aumento dei tassi sovrani che avrebbe effetti recessivi”. È l’attacco del Centro studi di Confindustria all’esecutivo, contenuto nel rapporto sugli scenari geoeconomici presentato nella sede degli imprenditori.


“Se si volessero annullare gli aumenti Iva e fare la correzione richiesta del bilancio strutturale, servirebbero 32 miliardi di euro. Senza risorse per la crescita”.

“OCCUPAZIONE FERMA, NON C’È INVERSIONE DI TENDENZA”

“L’occupazione è attesa ferma per buona parte del 2019. La risalita si è bloccata già a maggio 2018”, segnala ancora il Centro studi di Confindustria. L’occupazione a termine ha “smesso di crescere” e “quella a tempo indeterminato non ha compensato”. Nei dati fino a gennaio 2019 non c’è alcun elemento “di inversione di tendenza”.

“RISCHIO RECESSIONE, ORA INVESTIMENTI E FIDUCIA”

Nei prossimi due anni, secondo il rapporto del Centro studi di Confindustria sugli scenari geoeconomici, la recessione potrebbe essere evitata solo grazie all’export. È “urgente” attivare misure che “stimolino gli investimenti privati, come il ripristino del super ammortamento. Ma senza un clima di fiducia migliore le politiche potranno ben poco”.

“REDDITO PESA SU SPREAD E FIDUCIA IMPRESE”

Il reddito di cittadinanza e quota 100 sono misure che “hanno contribuito al marcato e persistente rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato e al cambio di tendenza della fiducia delle imprese”, si legge ancora nel rapporto di Confindustria.

LEGGI ANCHE: Visco: “Il sollievo non basta, in Italia servono riforme strutturali”

PIL. SALVINI: I GUFI DI CONFINDUSTRIA VERRANNO SMENTITI

Le previsioni di Confindustria “verranno smentite clamorosamente dai fatti. È pieno di gufi. Ci hanno sempre ‘cannato’ in passato”. Lo dice il vicepremier Matteo Salvini, parlando al Viminale.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it