Nel decreto Milleproroghe in approvazione “ci sono le stabilizzazioni di tanti precari che nessuno aveva mai fatto fino a oggi”. A farlo sapere il ministro della Salute, Orazio Schillaci, parlando con i giornalisti a margine della presentazione a Roma del progetto ‘Dove mi curo’, realizzato dalla Rete Oncologica Pazienti Italia. “Nel Milleproroghe- ha proseguito- c’è innanzitutto il piano oncologico nazionale, con 50 milioni per i prossimi 5 anni, che è un segnale verso la malattia oncologica, messa in secondo piano dal Covid”. Inoltre, si innalza a 72 anni l’età pensionabile dei medici di famiglia e pediatri: “Due anni in più- ha concluso Schillaci- per cercare di fare fronte alla crisi di vocazioni del settore”.
“Una stretta aderenza alla dieta mediterranea italiana è associata alla riduzione della mortalità complessiva di quasi il 10%, della mortalità per patologia cardiovascolare del 10%, per neoplasie del 6%, per malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer fino al 13%”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo alla giornata conclusiva della Conferenza nazionale sulla Nutrizione. L’evento, che si è svolto la settimana scorsa a Roma, è stato organizzato dal dicastero. “Per contro, la non adesione alla dieta mediterranea italiana- ha aggiunto il ministro- insieme ad abitudini al fumo e alla vita sedentaria, riduce l’aspettativa di vita di quasi 5 anni in 20 anni e di più di 10 anni in 40 anni”.
Secondo l’Istituto superiore di Sanità, negli over 80 il tasso di incidenza del Covid è più elevato, mentre negli under 10 il più basso. Nell’ultima settimana, il 22% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 26% nella fascia d’età compresa tra i 5 e gli 11 anni e il 52% nella fascia 12-19 anni. Per l’Iss, intanto, l’indice Rt è in aumento allo 0,91, ma sotto la soglia epidemica. Resta stabile l’incidenza a 50 casi ogni 100mila abitanti. In calo le terapie intensive, all’1,3%, mentre in leggera risalita i ricoveri, al 5,2%. Quattro regioni sono a rischio alto, 10 a rischio moderato e 7 basso.
“L’Organizzazione mondiale della Sanità abbandona la seconda fase di indagine sull’origine della malattia, a causa delle difficoltà di condurre studi in Cina”. È quanto riporta la rivista ‘Nature’. I ricercatori sono però delusi dallo stop, perché non permetterà di capire come le prime persone sono state infettate dal SARS-CoV-2 per prevenire future epidemie. “La politica in tutto il mondo- ha quindi commentato l’epidemiologa dell’Oms, Maria Van Kerkhove- ha davvero ostacolato i progressi nella comprensione delle origini”.
E intanto, secondo il dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, e altre agenzie federali come l’Fbi, il Covid-19 “molto probabilmente” ha avuto origine da una fuga in un laboratorio cinese. È quanto emergerebbe da un rapporto di intelligence classificato, recentemente fornito alla Casa Bianca e ai membri chiave del Congresso. A riferirlo è il Wall Street Journal, che osserva inoltre che la conclusione del dipartimento dell’Energia deriva da nuovi dati di intelligence e che si tratta di una conclusione significativa, perché questa agenzia sovrintende a una rete di 17 laboratori nazionali, alcuni dei quali svolgono ricerche biologiche avanzate.
Da sempre il rugby è considerato uno sport duro, di contatto, di fango e sudore. Stavolta però la palla ovale si è trasformata in un sostegno concreto per giovani vulnerabili attraverso il progetto ‘Rugby integrato: percorsi di inclusione attraverso lo sport per adolescenti e giovani adulti con disagio psicologico’, promosso dalla European Culture and Sport Organization (ECOS) nell’ambito del progetto European Alliance for Sport and Mental Health (EASMH). “Con Crazy for football- ha spiegato il medico psichiatra Santo Rullo, nel corso dell’evento finale che si è svolto sabato scorso a Roma, allo Stadio dei Marmi- abbiamo tracciato il percorso, dimostrando come lo sport, in quel caso il calcio, potesse realmente aiutare i pazienti psichiatrici. Stavolta abbiamo pensato al rugby, coinvolgendo per la prima volta ragazze e ragazzi minorenni seguiti da un tecnico federale formato ad hoc. L’obiettivo- ha aggiunto- è promuovere l’integrazione sociale e migliorare la condizione fisico/motoria e il benessere mentale attraverso il gioco”.
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