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Dopo il naufragio dei migranti a Crotone è giorno di lutto. Occhiuto si appella all’Europa: “Rotta sottovalutata”

Al momento sono almeno 59 i morti provocati dalla tragedia che ha colpito il barcone sulla costa di Steccato di Cutro

Pubblicato:27-02-2023 10:54
Ultimo aggiornamento:27-02-2023 18:58
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REGGIO CALABRIA – Il giorno dopo la tragedia è quello del lutto. In seguito al naufragio del barcone che trasportava centinaia di migranti avvenuto sulla costa di Steccato di Cutro (Crotone) e che è costato la vita almeno a 59 persone, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha disposto che le bandiere della Cittadella regionale di Catanzaro, sede della Giunta, siano esposte a mezz’asta. “È una giornata di lutto per la Calabria – spiega Occhiuto ai microfoni di Rtl 102.5 – Ma sono orgoglioso della Regione che governo, perché in queste ore c’è stata grande solidarietà tra i cittadini, si stanno sostenendo e aiutando i superstiti, e i sindaci dei Comuni del crotonese hanno proclamato una giornata di lutto”. E martedì 28 febbraio in tutta la Calabria sarà lutto regionale, ha fatto sapere Occhiuto.

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Nel naufragio, a cui sono scampate circa 80 persone, sono morti anche diversi minori, tra cui un neonato. E ci sarebbero ancora diversi dispersi. “La Calabria – sottolinea Occhiuto – si sta confermando, ancora una volta, la Regione della solidarietà. Abbiamo accolto 18mila migranti nel 2022, e lo abbiamo fatto sempre senza polemiche e senza mai parlare alla pancia dei cittadini: abbiamo fatto dell’accoglienza un carattere distintivo”.


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OCCHIUTO: “ROTTA TURCHIA-CALABRIA SOTTOVALUTATA”

“Siamo dispiaciuti del fatto che questa nuova rotta dell’immigrazione, tra la Turchia e la Calabria, sia stata poco raccontata nel corso degli anni, sia stata quasi considerata una rotta di serie B – osserva il presidente della Regione -. E invece noi abbiamo visto sbarcare migliaia di migranti, nel crotonese, e soprattutto a Roccella Jonica. Questa è una rotta che si è consolidata nel corso degli ultimi anni tra l’indifferenza generale, persino le Ong non hanno presidiato questa rotta“.

OCCHIUTO: “RAFFORZARE GLI STRUMENTI PER I SOCCORSI”

Nel corso dell’intervista a Rtl 102.5, Occhiuto rimarca che “in Calabria i migranti li vediamo sbarcare quotidianamente, e li soccorriamo, evitando di considerarli un problema. Tante volte si tratta di bambini e di donne che scappano da Paesi in guerra e che cercano una vita migliore. Le vittime di questa sciagura hanno pagato migliaia di euro per inseguire un sogno che, purtroppo, li ha condotti alla morte”.

Sulla dinamica del naufragio, il governatore calabrese spiega: “L’imbarcazione, lo ha detto il ministro Piantedosi, che ringrazio per essere subito venuto in Calabria, è stata segnalata da Frontex intorno alle 22:30 di sabato sera. Era partita una motovedetta della Guardia di finanza, ma è dovuta rientrare in porto a causa del mare forza 7, una condizione di oggettiva difficoltà – precisa Occhiuto – Questo però ci dice che vanno rafforzati gli strumenti e le misure per il soccorso dei migranti. Nel 2023 l’Europa e i Paesi coinvolti da questi fenomeni devono essere in grado di effettuare, in ogni condizione, salvataggi in mare“, dichiara il presidente della Regione Calabria.

L’APPELLO DI OCCHIUTO ALL’EUROPA

“Spero che ci sia una rinnovata presa di coscienza dell’Europa, ma purtroppo l’Europa è stata spesso l’Europa degli egoismi nazionali“, dice Occhiuto. E rispondendo alla domanda se si sente confortato dalle parole delle istituzioni europee, il governatore conclude: “Voglio leggerle con speranza, le voglio leggere con l’auspicio che ci sia una rinnovata presa di coscienza dell’Europa intorno a questo problema”

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