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Vaccini, Prodi: “La Ue doveva battere i pugni con Big Pharma”

Il Professore: "Noi siamo rimasti evidentemente in condizioni di difficoltà dovute al fatto che ogni produttore ha favorito il suo governo"

Pubblicato:27-02-2021 13:34
Ultimo aggiornamento:27-02-2021 13:34
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romano prodi
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ROMA – “Nessuno dei grandi produttori europei è arrivato a fare il vaccino. È una cosa abbastanza strana, perché il ‘dio’ dei vaccini è l’Istituto Pasteur. I produttori sono extracomunitari e può darsi che abbiano favorito i loro governi. Noi siamo rimasti evidentemente in condizioni di difficoltà dovute al fatto che ogni produttore ha favorito il suo governo”. Lo ha detto Romano Prodi intervenendo all’incontro su “Democrazia e futuro dell’Europa: lo stato delle cose”, organizzato dalla scuola di formazione per “Architetti della Politica” PolìMiNa (“Politica Milano-Napoli”).

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“Io rimprovero la Commissione europea: per problemi di questo genere bisognava picchiare i pugni sul tavolo e dire ‘signori qui non c’e’ proprietà intellettuale che tenga, tutti hanno il diritto di utilizzare la ricerca altrui’. Poi si sarebbero eventualmente fatti i conti. Abbiamo bisogno di una disponibilità enorme del vaccino, non avremo problemi di sovrapproduzione. Se non cambia la musica è un vero disastro. Spero che l’Ema autorizzi tutti quelli che vanno bene, poco importa che siano americani o russi”


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