VIDEO | La lenta marcia dei palestinesi verso il nord di Gaza. Ma “casa” non c’è più

Riaperta dopo 16 mesi la strada costiera, un fiume di migliaia di sfollati a piedi dalle 7 del mattino: li aspetta una landa desolata

Pubblicato:27-01-2025 10:49
Ultimo aggiornamento:27-01-2025 15:01
Autore:

gaza parolin
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ROMA – La lunga, lenta, marcia dei palestinesi per tornare a casa è cominciata. Ma “casa” non c’è più. Migliaia di sfollati sono in cammino verso la parte settentrionale della Striscia di Gaza, quasi sedici mesi dopo essere stati costretti ad andar via. Una colonna di persone che si estende per chilometri. Uomini, donne, anziani e bambini, con i loro averi in buste di plastica a tracolla. Alcuni in bici, altri in sedia a rotelle, o sugli asini, o con i carrelli per trasportare i bagagli: borse, materassi, piumoni, qualsiasi cosa riescano a caricarsi sulla schiena.

Un uomo, scrive il New York Times, ha attaccato delle ruote a una scatola di plastica, trasformandola in un passeggino improvvisato per il suo bambino.

Ma la parte settentrionale di Gaza è ormai una landa desolata, Israele ha distrutto interi quartieri e Hamas ha piazzato trappole esplosive in molti edifici.

Agli sfollati è stato permesso di iniziare a tornare a nord, a piedi, a partire dalle 7 del mattino. Ai veicoli è stato autorizzato un diverso percorso, a partire dalle 9 del mattino.

Il ministro della sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, ha descritto la riapertura della strada costiera come un’umiliazione: “Ecco cosa significa la resa totale”.

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