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VIDEO | Olocausto, la Chiesa valdese: “I cristiani lo hanno lasciato ‘succedere'”

"Il cristianesimo non è stato antidoto sufficiente a questi comportamenti aberranti": la dura posizione espressa dal pastore della Chiesa metodista e valdese di Trieste, Peter Ciaccio nella cerimonia per il Giorno della Memoria

Pubblicato:27-01-2023 19:26
Ultimo aggiornamento:27-01-2023 19:26
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ciaccio chiesa valdese trieste
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TRIESTE – “Noi ricordiamo i ‘giusti’ quelli che hanno salvato gli ebrei entro un pagliaio, in un sottoscala, sotto un tetto. Grazie a loro noi oggi ancora possiamo pregare il Signore senza vergogna. Ma non possiamo dimenticare che nell’Europa cristiana, più cristiana di quanto non sia oggi, il Cristianesimo non è stato antidoto sufficiente per respingere questi comportamenti aberranti. Il fatto che la legge fosse diventata il contrario del diritto, il fatto che sparivano dei vicini di casa”. Così il pastore della Chiesa metodista e valdese di Trieste, Peter Ciaccio, protagonista oggi alla cerimonia del Giorno della Memoria nella Risiera di San Sabba di uno degli interventi più accorati e severi in cui ha evidenziato la responsabilità dei cristiani nelle persecuzioni nazifasciste degli ebrei.

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“SI PENSAVA CHE GLI EBREI FOSSERO ‘ERRORI DELLA STORIA'”

I cristiani non hanno alzato la loro voce– continua il pastore valdese- perché qualche cosa li aveva anestetizzati. E quel qualcosa era una predicazione, un catechismo che diceva che gli ebrei sono quasi un ‘errore della storia’, perché una volta che è arrivato Gesù, ci siamo noi, siamo noi il nuovo popolo di Dio”, sottolinea Ciaccio. E conclude: “Se noi non ricordiamo questo e non lo prendiamo come insegnamento, è difficile andare avanti, non con la certezza, ma con la buona probabilità che la prossima volta saremo invece dalla parte giusta”.


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