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Video| In Francia arriva in sala ‘Neneh Superstar’, ballerina nera all’Opera

Il film, uscito da due giorni sul grande schermo, punta a sfatare diversi cliché

Pubblicato:27-01-2023 13:03
Ultimo aggiornamento:27-01-2023 13:07
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ROMA – “C’è stata una generazione Billy Elliot, ora vorrei che il mio film lanciasse la generazione Neneh”. In questa frase pronunciata dal regista Ramzi Ben Sliman c’è il significato di un film uscito da due giorni nelle sale francesi, e che punta a fracassare un bel po’ di cliché: ‘Neneh Superstar’ il secondo lungometraggio di questo cineasta nato a Parigi da genitori tunisini racconta la storia di una dodicenne di origine africana che vive per la danza e sogna di diventare prima ballerina al Teatro dell’Opera. Grazie al talento e ai passi appresi guardando i video su Youtube, Neneh supera un’audizione, ma la direttrice della scuola non le renderà vita facile. I pregiudizi e il razzismo sottile che ancora colpisce alcuni ambienti della società francese renderanno il suo percorso molto più complesso rispetto alle coetanee di pelle chiara e dai capelli facilmente domabili in uno chignon.

“Il cinema e il teatro- ha detto Ben Sliman, stando a quanto si legge sulla testata Jeune Afrique- sono troppo all’avanguardia, una critica come questa non avrebbe funzionato. All’Opera è diverso”. All’interno di questa istituzione, che vanta secoli di storia, secondo il regista “ti dicono ancora, senza mezzi termini, che sei troppo nero, troppo grasso, non abbastanza questo o quell’altro. L’Opera è il riflesso della nostra società”. La vicenda della protagonista, continua il cineasta, non è poi così lontana dalla realtà dato che prima di trovare un’attrice che potesse interpretare il ruolo di Neneh, Ben Sliman confessa di aver visitato – invano – decine di scuole di danza classica in Francia e poi in Canada e nei paesi dell’Africa occidentale, tra cui il Senegal. Uno sforzo che ha convinto l’autore dell’utilità del suo progetto: “Rendiamoci conto della mancanza di incoraggiamento di cui soffrono le ragazzine nere, di quanto possano sentirsi sconfortate” dal tentare las trada della danza classica. “C’era solo Oumy Bruni Garrel a soddisfare i criteri fisici e di età, avendo anche del talento. Inoltre, tutti la conoscevano nel suo ambiente. Ciò dimostra l’eccezionalità del suo percorso”.

La protagonista è infatti interpretata da Oumy Bruni Garrel, promessa del cinema non solo brava ma che vanta una parentela di tutto riguardo: nata in Senegal 15 anni fa, è la figlia adottiva di Valeria Bruni Tedeschi, l’attrice quattro volte vincitrice del David di Donatello, e Louis Garrel, anche lui attore e regista, noto per aver recitato in ‘The Dreamers’ di Bertolucci. Oumy è inoltre la nipote di Carla Bruni, la moglie dell’ex presidente Nicolas Sarkozy. “A scuola di danza sono la sola di colore, come Neneh” ha raccontato ai giornalisti l’adolescente, in occasione dell’uscita del film. “È orribile dover dire che incontriamo problemi per il colore della nostra pelle, ma è così” ha denunciato ancora. Il tema delle ballerine afrodiscendenti è caro a Ben Sliman, ha già nel 2019 ha realizzato un cortometraggio che esplorava l’argomento. Il cineasta vanta all’attivo anche la pellicola ‘Ma Révolution’ del 2016, che tratta la rivoluzione dei gelsomini del 2011 in Tunisia osservata dalla Francia, paese che conta ormai varie generazioni di francesi nati da persone di origini tunisine.


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