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Quirinale, quando Berlusconi invitò Nobili (Iv) pensando fosse Ciampolillo

Al Transatlantico della Camera, Sgarbi e il deputato renziano raccontano del malinteso con il Cavaliere durante una delle telefonate dell'operazione scoiattolo

Pubblicato:27-01-2022 18:51
Ultimo aggiornamento:27-01-2022 18:51

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ROMA – Si arricchisce ogni giorno di un particolare in più il racconto delle telefonate di Vittorio Sgarbi e Silvio Berlusconi a parlamentari da ‘sensibilizzare’ sull’elezione del Cavaliere al Colle. Nel Transatlantico della Camera, mentre è in corso la quarta votazione per il Quirinale, Sgarbi incrocia Luciano Nobili, deputato di Italia Viva, uno di quelli cha ha ricevuto la chiamata da Arcore. Si parla di Iv. “Avevo detto a Silvio di chiamare Renzi – racconta Sgarbi – ma lui sbuffava, non gli andava. Poi lo volevamo chiamare per il suo compleanno”, l’11 gennaio, “ma anche lì è passato il momento e non se n’è fatto più nulla. Allora gli ho detto: chiamiamo Bonifazi, ma non sapeva chi era, gli ho proposto Nobili, ma quando l’ho fatto davvero felice è quando abbiamo chiamato Maria Elena Boschi“.

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Della telefonata con lei, Sgarbi ha dato conto ieri: “Pareva Cavalcanti nei suoi momenti più belli, Dante nella fase della donna angelicata. Ha esordito dicendo ‘Vorrei essere più giovane solo per poter corteggiare una donna scesa in terra a miracol mostrare…’“. Sgarbi con numeri, fogli, appunti e due telefoni in mano sceglie chi chiamare e poi dopo un saluto passa il cellulare a Berlusconi. Nobili racconta: “Mi ha chiamato Sgarbi e poi mi ha passato Berlusconi. Mi ha detto ‘le vorrei presentare la mia candidatura al Quirinale. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa, se ha consigli da darmi. Se le interessa poi potremmo vederci per una colazione o magari a cena. Magari con qualche amica giovane e carina, so che lei è molto sensibile…’“.


Berlusconi non riceve l’ok di nessun parlamentare di Iv per l’elezione al Colle, ma come dice Nobili sono tutti “lusingati” di parlare con lui. Poi, però, al telefono succede l’imprevisto: “A un certo punto – racconta ancora Nobili – Berlusconi mi dice ‘so che le piacciono gli ulivi, anche a me! Ne ho uno secolare nella mia villa in Sardegna, mi piacerebbe mostrarglielo un giorno’. Io resto perplesso, non capisco e glielo dico. E lui risponde: ‘Ma come, non le piacciono gli ulivi, senatore Ciampolillo?‘…”. Sgarbi ride, conferma tutto: “Capisco che Berlusconi si è sbagliato, allora riprendo in mano il telefono e parlo con Nobili, spiego l’errore a Silvio”. E poi? “Si è scusato – dice Nobili – e mi ha detto che l’invito a cena era ancora valido”.

Ciampolillo, invece, non ha mai risposto al telefono. Qualcuno incalza Sgarbi, vuole sapere della coppia di omosessuali che Berlusconi ha ospitato per una cena ad Arcore. “Uno è ex Pd e uno è di Forza Italia”, confessa il critico d’arte. E di cosa hanno parlato? “So che è stata una cena bellissima e Berlusconi ha mostrato loro le radiografie di Dudù, che si era ferita”.

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