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Quirinale, quarta giornata di votazioni. Salvini ripensa a Frattini, netta chiusura dal centrosinistra

Il centrodestra chiederà che domani si voti due volte. I nomi che restano in pista sono quelli di un Mattarella bis o di Mario Draghi

Pubblicato:27-01-2022 20:15
Ultimo aggiornamento:27-01-2022 21:37
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camera votazione presidente della repubblica
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Di Roberto Antonini, Michele Bollino, Antonio Bravetti, Ugo Cataluddi, Vittorio Di Mambro, Luca Monticelli, Alfonso Raimo e Federico Sorrentino

ROMA – Ancora una fumata nera nella quarta giornata di votazioni per l’elezione del presidente della Repubblica. Anche se il quorum è sceso da 673 a 505 voti, non c’è ancora accordo sul nuovo Capo dello Stato. Nel giorno in cui i 441 grandi elettori di centrodestra si sono astenuti, il più votato è ancora il presidente uscente Sergio Mattarella (166 preferenze), seguito dal magistrato Nino Di Matteo, indicato dagli ex M5S di Alternativa e da alcuni parlamentari del Gruppo misto. 261 le schede bianche.

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Al termine del vertice mattutino tra i leader, il centrodestra aveva fatto sapere che si sarebbe astenuto dalla votazione e dato la propria disponibilità a “votare un nome di alto valore istituzionale”. I leader si troveranno per un nuovo vertice alle 19. Dal canto suo, il centrosinistra ha riconfermato la volontà di votare scheda bianca e si è detto pronto a un “confronto per la ricerca di un nome condiviso super partes”.

In serata, torna a farsi strada il nome di Franco Frattini: sarebbe il neo-presidente del Consiglio di Stato uno dei nomi buoni per il leader della Lega Matteo Salvini. Un’ipotesi subito respinta al mittente dal fronte opposto: dal Pd filtra irritazione per la riproposizione dell’ex ministro degli Esteri. E dal Movimento 5 Stelle la viceministra dell’Economia Laura Castelli, vicina a Di Maio, avverte: “Se spacchiamo la maggioranza sul Colle, salta anche il Governo“.

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20.55 – DAL COLLE: “MATTARELLA NON COMMENTA E NON HA CONTATTI CON NESSUNO”

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in questi giorni “non ha contatti di nessun tipo con nessuno”. È quanto precisano fonti del Quirinale che sottolineano che il capo dello Stato, durante l’ elezione del suo successore, “non ha nulla da dire, niente da commentare, nulla da far trapelare”. Insomma, silenzio stampa assoluto dal Colle su qualsiasi ipotesi o retroscena giornalistico.

21.13 – PD SU FRATTINI: “BASTA PROVOCAZIONI”. LETTA IRRITATO

“Basta provocazioni”. Fonti del Nazareno riportano le reazioni della segreteria dem alla notizia per cui la Lega lavorerebbe a un’ipotesi Frattini per il Quirinale. “Il Pd è un partito serio che non si presta a improvvisazioni raffazzonate, tanto più dopo giornate di giravolte e mancanza di chiarezza. Cerchiamo, tutti – aggiungono le fonti dem – di adempiere al compito di Grandi Elettori e di dimostrare di fronte alla Nazione di esserne degni. Il Paese ci guarda, l’Europa e il mondo si chiedono cosa stia succedendo, dobbiamo essere all’altezza della gravità e della complessità del momento storico che viviamo”.

20.40 – CASTELLI (M5S): “SE SI SPACCA LA MAGGIORANZA SALTA TUTTO”

“Usare il presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini, una carica istituzionale così autorevole, per spaccare la maggioranza di Governo è un segno evidente che non c’è la volontà di trovare una soluzione per il Colle. Non possiamo spaccare la coalizione con il centrosinistra, salterebbe anche il Governo”. Lo riferisce Laura Castelli, viceministro M5S al ministero dell’Economia, vicina al ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

20.18 – RENZI: “CENTRODESTRA DIVISO, SIAMO ALLA FOLLIA”

“La verità è semplice: siamo alla follia. Sono quattro giorni che stiamo votando senza una logica ed uno schema. Uno show da aspiranti leader. Il centrodestra è diviso in partenza”. Lo dice Matteo Renzi, in diretta a Radio Leopolda.

20.16 – MALPEZZI (PD): “BASTA LANCIARE NOMI SENZA CONDIVIDERLI”

Con l’ipotesi Frattini “siamo tornati al via, un nome già fatto su cui abbiamo espresso abbondantemente perplessità”. Debora Serracchiani, capogruppo PD alla Camera, lo dice lasciando gli uffici del gruppo Dem a Montecitorio. “Con questa modalità di lanciare nomi si rischia di discutere” a vuoto, “ma i nomi devono essere condivisi”, aggiunge Serracchiani. La collega capogruppo Pd al Senato, Simona Malpezzi, critica “questi totonomi” da parte di chi i nomi “li lancia ma non li condivide” con la controparte.

20.15 – SERRACCHIANI: “OGGI NESSUN VERTICE DEL PD”

“Stasera non sono previsti vertici interni”. Così la capogruppo del Partito Democratico alla Camera, Debora Serracchiani, lasciando Montecitorio insieme alla capogruppo dem al Senato Simona Malpezzi.

20.08 – PD: “FRATTINI? NOME GIÀ FATTO, SI TORNA AL VIA”

“Siamo tornati al via, un nome già fatto e sul quale abbiamo già abbondantemente espresso le nostre perplessità”. È il commento delle capogruppo Pd Simona Malpezzi e Debora Serracchiani all’ipotesi per cui Matteo Salvini proporrebbe il nome di Franco Frattini per il Quirinale.

20.01 – FICO CONVOCA LA CAPIGRUPPO PER LE 10.15

Il presidente della Camera Roberto Fico ha convocato domani alle 10.15 la conferenza congiunta dei capigruppo che si svolgerà in Sala della Regina.

19.58 – RENZI: “SHOW INDECOROSO, NON SIAMO A X-FACTOR”

“L’indecoroso show di chi ha scambiato l’elezione del presidente della Repubblica con le audizioni di X Factor dimostra una sola cosa: bisogna far scegliere il presidente direttamente ai cittadini. Stanno ridicolizzando il momento più alto della democrazia parlamentare”. Così su Twitter il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

19.29 – TAJANI VEDE DRAGHI: “RESTI A CHIGI”

È finito da poco un colloquio tra Antonio Tajani e Mario Draghi a palazzo Chigi. Un colloquio definito “cordiale” da ambienti azzurri. Le stesse fonti precisano che “la posizione di Forza Italia non cambia: Draghi deve proseguire il suo lavoro a palazzo Chigi”.

19.28 – SGARBI: “CASSESE SAREBBE COLPO DI GENIO DI SALVINI”

La scelta di Cassese “sarebbe un colpo di genio di Salvini. Un uomo che fu durissimo coi Dpcm”. Parola di Vittorio Sgarbi, entrando ai gruppi parlamentari della Camera. “Belloni? Non ne conosciamo il pensiero”, ragiona Sgarbi, che su Cassese aggiunge: “Ha una grandissima storia, meglio lui di Amato o Casini, sarebbe un nome possibile”. Gianni Letta invece “non lo sento da quattro giorni. Non sarei contrario, è un nome possibile e sarebbe una mezza vittoria di Berlusconi. Oggi invece ho votato Riccardo Muti – ricorda in conclusione – un segnale l’ho dato”.

19.24 – CALENDA: “CARTABIA E BELLONI PROFILI PERFETTI”

“Abbiamo due donne capaci e di indiscussa qualità come la ministra Cartabia e l’ambasciatrice Belloni. La prima è stata presidente della Corte Costituzionale, ora è ministro della Giustizia e la seconda ha uno spessore e un profilo internazionale elevatissimi spiccato. Entrambe rappresenterebbero al meglio l’Italia. Tra l’altro passiamo mesi, anni, decenni a dire ‘eleggiamo una donna’; ora ne abbiamo due che sono perfette, trasversali e hanno il profilo giusto, non possiamo fare uno sforzo una volta e votare loro?”. Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione, nel corso di ‘Metropolis’ sui canali del gruppo Gedi.

19.18 – SALVINI: “NON HO SENTITO DRAGHI NÉ LETTA”

“Non ho sentito né Draghi né Letta”. Questa la laconica risposta di Matteo Salvini, segretario della Lega, ai giornalisti che nei corridoi della Camera gli chiedono conto dello stato delle trattative sul Quirinale.

19.17 – GIORGETTI: “SALVINI DICE CHE È TUTTO A POSTO”

“Salvini ci ha detto di stare tranquilli, che è tutto a posto”. Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, lo dice alla Camera ai giornalisti che gli chiedono notizie sull’andamento delle trattative per il Quirinale. Nessun altro elemento sullo stato delle cose, né da lui né dal capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo che lo ha preceduto di poco nei corridoi di Montecitorio.

18.38 – LEGA: “SALVINI HA INCONTRATO PROFESSORI E AVVOCATI”

“Nelle ultime ore il segretario Matteo Salvini ha incontrato avvocati e docenti universitari, altre indiscrezioni sono prive di fondamento”. Lo precisano fonti della Lega.

18.14 – ALTERNATIVA: “DI MATTEO PUÒ CRESCERE ANCORA”

“Noi di Alternativa, assieme a diversi colleghi del gruppo Misto abbiamo scelto di portare avanti il nome di Nino Di Matteo come futuro presidente della Repubblica e la nostra proposta ha coagulato attorno alla sua figura ben 56 voti. Confidiamo che l’indicazione a votarlo possa essere raccolta da tanti altri grandi elettori che come noi sono convinti che l’Italia abbia bisogno di un Capo dello Stato di grande caratura morale, che sia in grado di difendere la Costituzione e che sia lontano dai partiti”. Lo affermano i grandi elettori di Alternativa.

“Siamo sicuri che domani, qualora gli altri partiti dovessero ancora votare scheda bianca, la forza della nostra proposta possa crescere, ma come forza politica siamo anche disponibili a verificare i nomi proposti da parte degli altri partiti. Possiamo tranquillamente sederci al tavolo sia con il centrodestra che con il centrosinistra perché l’elezione del Presidente della Repubblica è un’elezione che non appartiene a una parte politica e bisogna parlare e discutere con tutti”, concludono.

18.17 – SALVINI RIUNISCE I SUOI

È in corso un vertice con Matteo Salvini e i dirigenti della Lega. È quanto si apprende da fonti di partito.

18.16 – IL VERTICE DI CENTRODESTRA SLITTA

Contatti in corso nel centrodestra: il vertice di coalizione, inizialmente programmato per le 19, è posticipato a dopo le 21.

18.12 – GASPARRI: “STALLO È COLPA DELL’ANTIPOLITICA”

La colpa dello stallo di queste ore “è di questo Parlamento che è frutto dell’antipolitica. Quando giro in Parlamento vedo volti di parlamentari che non so chi siano. Una volta la politica era più riconoscibile nel bene e nel male”. Così il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, uscendo da Montecitorio.

17.59 – LETTA: “NESSUN INCONTRO O CHIAMATA CON SALVINI”

“Nessun incontro” sul Quirinale tra il segretario della Lega Matteo Salvini e quello del Pd Enrico Letta. Lo dice il leader dem, ai cronisti che lo interpellano all’arrivo negli uffici del gruppo alla Camera. Letta ha risposto “no” anche a un eventuale contatto telefonico.

17.55 – VERTICE SALVINI-MELONI ALLA CAMERA

È in corso alla Camera un incontro tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

16.42 – CASSESE: “CARICHE PUBBLICHE NON SI SOLLECITANO E NON SI RIFIUTANO”

“Le cariche pubbliche non si sollecitano e non si rifiutano”. Lo dice il costituzionalista Sabino Cassese, intervistat a Rainews 24. Il nome del costituzionalista è in campo, dopo le indiscrezioni di un incontro con Matteo Salvini.

16.41 – SALVINI: “DOMANI SULLA SCHEDA CI SARÀ UN NOME”

Possiamo dire che domani non sarà scheda bianca e ci sarà scritto qualcosa sopra? “Assolutamente sì”. Il segretario della Lega Matteo Salvini risponde così fuori Montecitorio. Con il segretario Pd Enrico Letta vi vedete oggi? “Adesso vado a telefonare. Tutti i giorni telefono alle persone con cui lavoro”, aggiunge Salvini, e celia: “Chiamo tutti in rigoroso ordine alfabetico”.

16.29 – SALVINI: “FIDUCIOSO E OTTIMISTA PER DOMANI”

“Ho passato un pomeriggio di lavoro e di incontri sulle persone da proporre. Io considero di eleggere domani un presidente della Repubblica. Si vota domani e il mio obiettivo è dare agli italiani una risposta domani e vedere miei figli dopodomani. Sono fiducioso e ottimista, confido che domani sia la giornata buona”. Lo dice Matteo Salvini, leader della Lega, arrivando a Montecitorio. “Il mio obiettivo è tenere unito il centrodestra e tenere unita la maggioranza. Confido che domani sia la giornata buona”, ripete il segretario leghista.

“Se mi fossi chiuso in una stanza con Letta non avrei potuto incontrare delle persone. Non voglio riunirmi in conclave per litigare, ma per fare delle proposte“, spiega Salvini fuori da Montecitorio. “Conto di portare sui tavoli alcuni profili che spero raccolgano il sì di tutti. Mi si chiedono – sottolinea – personalità al di fuori della politica, senza tessere in tasca, apprezzate a livello nazionale e internazionale”.

15.53 – MALPEZZI (PD): “MAGGIORANZA LARGA DEVE SCEGLIERE INSIEME”

“Non si tratta di fare un toto nomi: si sta aspettando che tutti capiscano che questa maggioranza deve scegliere il presidente insieme. Quando non ci sono forze in Parlamento che possono vantare un diritto di prelazione il metodo deve essere quello della condivisione”. Lo ha detto a Rainews la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi rispondendo alla domanda se l’attesa riguarda un incontro Letta-Salvini. “Mi dispiace, ma questo è l’unico metodo possibile. È indispensabile poter eleggere un presidente della Repubblica condiviso, senza restringere il campo della maggioranza. Questa è una maggioranza larga e complessa”. Riguardo le schede con il nome Mattarella la parlamentare afferma: “Sappiamo qual è l’affetto e il clima rispetto al presidente Mattarella”.

15.50 – RUOTOLO (MISTO): “166 VOTI MATTARELLA, NON È IL CASO DI FARE RIFLESSIONE?”

“La destra si è astenuta alla quarta votazione. Le indicazioni per noi erano quelle di votare scheda bianca. Ma dalle urne sono usciti 166 voti per il presidente Mattarella. Non è il caso di fare una riflessione?” Lo scrive in un tweet il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

15.47 – VITALI (FI): “ORA IL CENTRODESTRA SIA PROTAGONISTA E VOTI MATTARELLA”

“L’esito delle votazioni odierne per le elezioni del Capo dello Stato ha dimostrato, se ve ne fosse bisogno, che l’unica candidatura capace di ottenere i voti necessari è quella del Presidente Mattarella”. È quanto dichiara ai giornalisti all’uscita dall’aula di Montecitorio il senatore di Forza Italia Luigi Vitali. “Come da giorni vado sostenendo, dopo il passo indietro del Presidente Silvio Berlusconi e la bocciatura pretestuosa di tutti i candidati offerti dal centrodestra, l’unica opzione che può blindare il Governo, maggioranza e legislatura, è quella del Presidente Sergio Mattarella. Insieme abbiamo ancora molta strada da percorrere per debellare definitivamente la pandemia, consolidando la nostra economia”, ha continuato Vitali che ha così concluso: “Ora il centrodestra si dimostri protagonista e annunci per domani il voto al Presidente Mattarella. Questo è il mio pensiero ma è anche il sentimento maggioritario che alberga nei nostri concittadini”.

15.46 – FORNARO (LEU): “SI CONFERMA L’ASSENZA DI UNA MAGGIORANZA DI PARTE”

“I dati della quarta votazione confermano in maniera chiara e inequivocabile che non esiste una maggioranza sulla carta per uno dei due schieramenti. Si riconferma l’urgenza e la necessità di ricercare una soluzione condivisa per l’elezione del Presidente della Repubblica con una larga maggioranza. La chiusura a riccio del centro destra non aiuta in quella che appare ad oggi l’unica strada percorribile: un’intesa per eleggere un Presidente della Repubblica che unisca il paese in una fase così complessa e delicata della storia nazionale”. Lo afferma il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro.

15.42 – DAMIANO (PD): “SUBITO NOME CONDIVISO DI ALTO PROFILO”

“È vero che eleggere un Presidente della Repubblica è sempre stata operazione lunga e complessa, a parte due soli eccezioni, Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi, eletti al primo voto, ma il Paese sta vivendo una pandemia che ci attanaglia da due anni e la crescita economica, diseguale tra settori produttivi, sta segnalando un rallentamento, ben evidenziato dalla crescita del 32% della Cassa Integrazione a dicembre”. Lo dichiara Cesare Damiano, della direzione del Partito democratico. “La politica dovrebbe fare uno scatto in avanti e arrivare presto ad una conclusione scegliendo un nome condiviso, di alto profilo, come più volte il segretario del Pd ha ribadito. Il tempo dei tatticismi si è ormai esaurito. Per questo auspico che entro domani si arrivi ad una svolta decisiva”, conclude.

15.39 – BONINO: “DOPO TANTE PAROLE SU DONNE, PASSARE AI FATTI E VOTARE CARTABIA”

“Assumendoci le nostre responsabilità, +Europa e Azione hanno proposto e votato fin dalla prima votazione la Ministra Cartabia. Abbiamo insistito anche oggi e mi auguro che anche altri grandi elettori diano questo senso di concretezza e di responsabilità perché dopo tanto blaterare sul ruolo delle donne, oggi è l’occasione per passare dalle parole ai fatti e sarebbe una novità importante per il paese”. Lo dichiara la senatrice di +Europa, Emma Bonino, in un video postato sulla sua pagina Facebook.

15.12 – SPOGLIO TERMINATO, NUOVA FUMATA NERA. 166 VOTI PER MATTARELLA

Ancora una fumata nera nel quarto scrutinio valido per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Nessun candidato ha raggiunto le 505 preferenze necessarie da questa votazione. Il più votato è stato Sergio Mattarella con 166 preferenze, quindi Nino Di Matteo 56, Luigi Manconi 8, Marta Cartabia 6, Mario Draghi 5, Giuliano Amato 4, Pierferdinando Casini 3, Elisabetta Belloni 2. Le schede bianche sono state 261. Astenuti i 441 grandi elettori del centrodestra. Domani quinto scrutinio alle 11.

14.35 – PARTITI AL LAVORO SU CANDIDATURA FEMMINILE: SALE PAOLA SEVERINO

È ancora il rebus Palazzo Chigi a dominare la partita del Quirinale. I partiti sono alla ricerca di un nome che possa garantire la stabilità dell’esecutivo, cioè la permanenza di Mario Draghi. “Uno dei temi è non far apparire Draghi lo sconfitto di questa partita“, spiega una fonte parlamentare. La prima soluzione sarebbe il Mattarella bis. Ma bisognerebbe convincere il presidente della Repubblica in carica. La seconda, è eleggere una donna. La carica di novità sarebbe tale da far passare in secondo piano qualsiasi altra considerazione. Elisabetta Belloni è il nome che circola con maggiore insistenza, sponsorizzato in particolare nel centrodestra. Ma nelle ultime ore viene presa in considerazione anche Paola Severino: l’ex ministra della Giustizia (governo Monti) al momento è oggetto di valutazione nei partiti. Su Belloni, infatti, è in corso una riflessione che non riguarda il profilo personale, quanto il ruolo. In molti ritengono che non sia il caso di precostituire un precedente, con il capo dei servizi di sicurezza eletto alla più alta autorità di garanzia.

14.28 – ‘VERTICE’ IN AULA DEI CAPIGRUPPO LEGA CON GIORGETTI

Tensione palpabile nella Lega durante il voto per il Quirinale. L’astensione del centrodestra, scelta presa per evitare spaccature nel segreto dell’urna, agita i deputati leghisti che, dopo il voto, si riuniscono a parlare sugli scranni dell’aula. A tenere le fila del discorso è il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo, subito raggiunto dal capogruppo del carroccio alla Camera, Riccardo Molinari. Il gruppo cresce, si aggiungono altri deputati e il tono della voce si alza, tanto da richiedere l’intervento di un commesso che invita i leghisti a sciogliere l’assembramento. Il dialogo tra Molinari e Romeo, però, prosegue fino a quando i due non vengono raggiunti dal ministro Giancarlo Giorgetti.

14.25 – DI MAIO VOTA IN EXTREMIS

Salta la prima e la seconda chiama, ma alla fine riesce a votare. Il ministro degli Esteri Luigi di Maio, ieri criticato per non aver partecipato ad un vertice europeo sulla situazione in Ucraina per seguire le trattative per il Quirinale, arriva in grande ritardo alle votazioni alla Camera. Costretto ad aspettare la fine dell’appello, alla fine è il penultimo ad entrare in cabina prima di uscire e dirigersi quasi di corsa verso il Transatlantico.

14.23 – VOTAZIONE CONCLUSA, A BREVE INIZIA LO SPOGLIO

Si è conclusa nell’aula della Camera la quarta votazione per l’elezione del presidente della repubblica. A breve avra inizio lo spoglio delle schede.

13.30 – LETTA IN AULA ATTORNIATO DALLA MINORANZA DEM: COLLOQUI CON GUERINI E LOTTI

Si tratta a oltranza, anche nell’aula della Camera dove il segretario del Pd Enrico Letta è entrato accompagnato dal presidente di Noi con l’Italia, Maurizio Lupi. Ma il dialogo più fitto Letta lo ha avuto con il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. E poco prima con Luca Lotti. Si tratta di esponenti di vertice della minoranza dem, Base riformista, punto di riferimento di molti parlamentari. Poco prima di essere chiamato a votare, Letta si è alzato e, portandosi entrambe le mani alla mascherina, ha fatto il cenno del silenzio prima di invitare i colleghi alla calma.

13.29 – MARCUCCI: “CENTRODESTRA METTE A RISCHIO ISTITUZIONI”

“La non partecipazione al voto del centrodestra sembra un terribile atto di sfiducia nei confronti dei loro grandi elettori. Le loro divisioni stanno mettendo a rischio la tenuta istituzionale del Paese. Creare sfiducia nelle istituzioni non aiuta soluzioni adeguate. Il commissariamento della politica non può essere la via di uscita. Salvini ragioni”. Così il senatore Pd Andrea Marcucci uscendo dalla Camera dopo le votazioni per il Colle.

13.26 – DI MAIO: “BELLONI? NON BRUCIAMO NOMI”

“Belloni? Non giochiamo a bruciare nomi per favore. Fateci lavorare e arriviamo all’obiettivo”. Così Luigi Di Maio entrando alla Camera. “Entro quando? Il minor tempo possibile”, aggiunge.

13.18 – FREGOLENT (IV): “CASSESE CANDIDATO STRAORDINARIO”

“È necessario fare in fretta, smettere con l’inutile giostra e dare al Paese un presidente della Repubblica di alto profilo. Se l’ipotesi di candidatura del professor Cassese fosse confermata ci troveremmo in presenza di un candidato straordinario e di una figura di altissimo valore che potremmo votare tutti con entusiasmo”. Lo dichiara Silvia Fregolent, componente dell’ufficio di presidenza del Gruppo di Italia Viva alla Camera.

13.06 – SALVINI-MELONI LAVORANO A CANDIDATURA BELLONI

Matteo Salvini, a quanto apprende la Dire, avrebbe fatto il nome di Elisabetta Belloni a Giorgia Meloni, una scelta apprezzata dalla leader di Fratelli d’Italia. Un nome che non entusiasma gli alleati centristi che preferirebbero puntare su Pier Ferdinando Casini.

13.05 – M5S, BIANCA CON ‘LIBERTÀ DI COSCIENZA: MOLTI VOTANO MATTARELLA

I vertici del M5s hanno dato indicazione di voto per scheda bianca ma lasciando anche la possibilita’ di esprimersi in liberta’ di coscienza. Lo si apprende da fonti M5s. A quanto apprende la Dire da fonti parlamentari pentastellate, non solo i senatori ma anche molti deputati oggi stanno votando Sergio Mattarella.

12.50 – TOTI: “DOMANI BISOGNA SCEGLIERE O ME NE TORNO A CASA”

“Domani bisogna scegliere, ci sono tante personalità in campo, tutte pregevoli, scegliamo quella su cui i partiti sono più d’accordo e votiamo, altrimenti me ne torno a casa e mi chiamano quando hanno deciso perché ho da lavorare. Non bisogna essere semplificatori né populisti, il minuetto della democrazia prevede anche questo ma c’è un limite, considerando anche che siamo in una pandemia”. Così il presidente della Liguria Toti a Radio Capital sull’elezione del presidente della Repubblica.

12.29 – NENCINI (PSI): “BELLONI? NON VIVIAMO IN UNA DEMOCRAZIA DIMEZZATA”

“Un profilo esemplare, quello di Elisabetta Belloni, peccato che ricopra la funzione di capo dei servizi segreti, ruolo che tra l’altro dipende direttamente dal capo del governo. Mi hanno chiesto se la ritenessi una buona candidata al Quirinale. Ho risposto che non viviamo in una democrazia dimezzata o in uno stato autoritario. Il capo dei servizi segreti, chiunque sia, non può assurgere a ruoli istituzionali per inadeguatezza della funzione e potenziale potere di condizionamento, tantomeno può concorrere ai vertici dello Stato. Un’Italia che percorresse strade sudamericane o emulasse la Russia di Putin tradirebbe la sua storia repubblicana è lo spirito della costituzione”. Così in una nota il senatore del Psi Riccardo Nencini (gruppo IV-Psi).

12.05 – SALVINI – “NO A PROVE DI FORZA. RENZI ARRABBIATO? PROPONGA UN NOME”

“Le prove di forza non ci interessano. Noi le proposte le abbiamo fatte e speriamo di arrivare a un nome il prima possibile, chiediamo di accelerare”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando alla Camera. L’astensione del centrodestra alla quarta votazione è “per evitare scontri”, “non voglio un candidato bandiera, vorrei un candidato o una candidata buona. Sono ottimista”, ha aggiunto.

“Renzi arrabbiato? Faccia una proposta – ha aggiunto Salvini -, noi lo abbiamo fatto dagli altri non ne arriva neanche una. Cassese? Io sto lavorando nell’ambito del centrodestra”.

12.04 – CIRIANI (FDI): “CASSESE? NE POSSIAMO DISCUTERE”

“Oggi abbiamo aderito alla richiesta di non partecipare al voto ma lo abbiamo fatto senza entusiasmo. Questo perché riteniamo che una soluzione condivisa si possa trovare, ma noi sono giorni che proponiamo voti che puntualmente non vengono raccolti. Cassese? Diciamo che quello che non va bene è la pretesa del centrosinistra di imporre uomini di partito come Casini. Si può invece discutere su chi non ha un profilo ben definito come Cassese”. Lo ha detto il capogruppo Fdi al Senato Luca Ciriani parlando alla Dire in Transatlantico.

11.20 – ALTERNATIVA: “DA OGGI NOSTRO CANDIDATO È DI MATTEO”

“Nel ringraziare il Professor Maddalena per aver accolto la candidatura alla Presidenza della Repubblica, siamo lieti e onorati d’aver sostenuto con forza il suo nome per ben tre votazioni. Mentre la maggioranza parlamentare votava scheda bianca, noi abbiamo proposto un giurista d’altissimo profilo e attorno ad esso abbiamo raccolto il consenso di tanti parlamentari. Oggi, anche considerato il suo espresso desiderio di fare un passo indietro, abbiamo deciso di proporre un altro candidato che siamo certi potrà raccogliere altrettanta stima e consenso. A partire da oggi il nostro candidato sarà il magistrato Nino Di Matteo. Una figura che così come Maddalena rappresenta a pieno i valori di difesa delle istituzioni e si pone a presidio della legalità contro tutte quelle forze che cercano da sempre di sovvertirla. Confidiamo che questo nome possa raccogliere un largo consenso tra tutti i grandi elettori che ancora oggi credono nei principi e nei valori più sacri a tutela della Costituzione e della Democrazia”. Lo affermano i parlamentari di Alternativa e i parlamentari indipendenti del Gruppo Misto.

11.06 – AL VIA LA QUARTA VOTAZIONE

È iniziato nell’aula della Camera il quarto scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica. In questa votazione il quorum richiesto è la maggioranza assoluta del plenum.

11.05 – DOPO VERTICE CSX CASINI IN CALO, RESTANO DRAGHI E MATTARELLA BIS

A quanto si apprende, dopo la riunione del centrosinistra esce dalla rosa di nomi per il Quirinale il nome di Pierferdinando Casini, osteggiato da M5s e sinistra. Restano come le ipotesi più probabili Mario Draghi e il bis di Sergio Mattarella.

10.51 – AZIONE E +EUROPA INSISTONO SU CARTABIA

“Dopo le prime tre votazioni, l’elezione del Presidente della Repubblica è ancora in alto mare. Lo stallo ogni giorno che passa è più pericoloso, per un paese che ha bisogno di istituzioni solide e credibili. Per questo i grandi elettori di Azione e +Europa anche oggi daranno il loro voto a Marta Cartabia”. È quanto si legge in una nota della federazione Libdem che questa mattina ha riunito i suoi Grandi Elettori. “Ci auguriamo che il metodo del confronto, che noi avevamo invocato settimane fa, porti finalmente risultati all’altezza della situazione, garantendo al tempo stesso una figura alta e competente per il Colle e – cosa altrettanto importante – assicurando continuità all’azione del Governo che deve tutelare la crescita economica minacciata dall’inflazione, assicurare al nostro Paese le risorse del Next Generation Eu e proteggere i cittadini dalla pandemia”, conclude la nota.

10.49 – ALLE 19 NUOVO VERTICE DI CENTRODESTRA

È convocato per le 19 un nuovo vertice di centrodestra per fare il punto sull’elezione del presidente della Repubblica.

10.43 – CENTROSINISTRA: “DISPONIBILI AL CONFRONTO, OGGI SCHEDA BIANCA”

“Coerentemente con quanto chiesto e fatto nei giorni scorsi, riconfermiamo la nostra immediata disponibilità ad un confronto per la ricerca di un nome condiviso super partes, in grado di rappresentare tutti gli italiani. Nel frattempo in questa votazione voteremo scheda bianca”. Così M5s, Pd e Leu in una nota congiunta.

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10.38 – IL CENTRODESTRA OGGI SI ASTERRÀ

“Il centrodestra ha deciso di proporre la disponibilità a votare un nome di alto valore istituzionale. Per consentire ai grandi elettori di tutti i gruppi di superare veti e contrapposizioni – e convergere per dare all’Italia un nuovo Presidente della Repubblica – la coalizione ha deciso di dichiarare il proprio voto di astensione nel voto odierno. Il centrodestra è pronto a chiedere di procedere domani con la doppia votazione”. Così in una nota al termine del vertice del centrodestra.

Al vertice di questa mattina a Montecitorio, iniziato poco dopo le 9.30,hanno partecipato Matteo Salvini (Lega), Giorgia Meloni e Ignazio La Russa (Fdi), Antonio Tajani e Licia Ronzulli (Fi), Giovanni Toti e Luigi Brugnaro (Ci), Maurizio Lupi (Nci), Lorenzo Cesa e Antonio De Poli (Udc).

10.21 – BOLDRINI: “PARTITA SALVINI NON FUNZIONA, STOP NOMI IDENTITARI”

“Salvini ha voluto giocare la sua partita e ha capito che non funziona così, non può proporre solo nomi di area o di partito. Stop nomi identitari, il presidente deve essere super partes, europeista e antifascista come la nostra Costituzione. Ora da questo tavolo di confronto usciranno sicuramente i nomi”. Lo ha detto la deputata del Pd Laura Boldrini entrando a Montecitorio.

10.20 – BETTINI (PD): PREVALGA IL DIALOGO E NON LA CONTRAPPOSIZIONE”

“Mi auguro che in queste ore prevalga tra le forze politiche il dialogo, e non la contrapposizione, nella decisiva scelta del Presidente della Repubblica. Prevalga, cioè, quel metodo ricercato con grande coerenza e caparbietà da Enrico Letta, che ha condotto e sta conducendo egregiamente il partito in questo difficile passaggio”. Così Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, interviene con un post su Facebook sugli sviluppi delle trattative per l’elezione del Presidente della Repubblica.

10.19 – EUROPA VERDE E SINISTRA ITALIANA: “ANCHE OGGI VOTIAMO MANCONI”

“I parlamentari di Europa Verde e Sinistra italiana voteranno Luigi Manconi anche alla quarta chiamata per l’elezione del Presidente della Repubblica”. Lo rendono noto i co-portavoce nazionali di Europa Verde Eleonora Evi e Angelo Bonelli e il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. “Di fronte allo stallo che permane e alle continue forzature del Centro Destra pensiamo sia ancor più importante ribadire con la nostra proposta la necessità di indicare un profilo fortemente ancorato ai valori democratici e a una lettura della Costituzione in grado di mettere al centro del dibattito la difesa dei diritti, delle libertà e del clima”.

10.10 – CONTE: “ASPETTIAMO RIFLESSIONI CENTRODESTRA, NO A PRESIDENTE DI PARTE”

“Nessuna coalizione può pensare di eleggere un Presidente di parte. Il fatto che ieri non ci sia stato un confronto con il centrodestra non promette bene. Ora sono riuniti e aspettiamo l’esito delle loro riflessioni”. Lo ha detto il leader M5S Giuseppe Conte entrando a Montecitorio dove è in corso il vertice del centrosinistra. “Il M5s dall’inizio ha avuto una posizione lineare. I nomi che abbiamo fatto al tavolo sono super partes e sono sempre gli stessi. Non dite fesserie che cambiamo posizione, la nostra posizione è sempre la stessa”. Lo dice il leader M5s Giuseppe Conte arrivando a Montecitorio.

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