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Comunali Varese, Galimberti chiama M5s: “Maroni? Regione qui ormai fuori moda”

Il sindaco di Varese alla 'Dire': "Se pensiamo al vantaggio enorme che aveva la destra al primo turno 5 anni fa o alle politiche del 2018, è chiaro che chi deve preoccuparsi per la perdita di fiducia dei varesini è la Lega".

Pubblicato:27-01-2021 18:19
Ultimo aggiornamento:27-01-2021 18:19
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Di Nicolò Rubeis

MILANO – “Il dato che emerge sulle intenzioni di voto dal sondaggio per Varese è una specie di miracolo”. Parlando con la ‘Dire’ il sindaco della città Davide Galimberti commenta soddisfatto la rilevazione circolata ieri promossa dall’Insituto Winpoll per ‘Scenari Politici’ che lo vede sostanzialmente appaiato al centrodestra nelle intenzioni di voto: 43,9% degli elettori con lui, 43,4% al competitore, che sarà Roberto Maroni (non testato però col suo nome, ndr). I cittadini intervistati dal sondaggio, di fatto, promuovono l’operato e la gestione dell’emergenza sanitaria dell’attuale primo cittadino, a pochi mesi dalle prossime comunali, e bocciano sia il governo sia la giunta di Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia nonché predecessore a Palazzo Estense proprio del sindaco Galimberti.

La Lega intanto ha da poco ufficializzato la candidatura di Maroni che tornerà in campo nella sua città natale per cercare di strapparla al centrosinistra. Un nome ‘noto’ e popolare, che però Galimberti dice di non temere: “Il riconoscimento dei cittadini mi spinge a fare ancora meglio a prescindere dal mio sfidante”, tira dritto il sindaco. La scelta del Carroccio di puntare su Maroni “è coerente con il modello portato avanti da lui stesso e da Fontana anche sulla sanità“, aggiunge Galimberti, e sul quale “i varesini hanno espresso un giudizio molto chiaro”.


Stando però al sondaggio ‘Winpoll’, se si andasse a votare oggi, nonostante l’alto consenso acquisito da Galimberti, si profilerebbe un serrato testa a testa con il centrodestra. Va aggiunto anche, che la rilevazione non teneva conto della candidatura di Maroni. “Se pensiamo però al vantaggio enorme che aveva la destra al primo turno 5 anni fa, (Paolo Orrigoni, il suo ex sfidante, sfiorò la vittoria al primo turno prima di subire la rimonta di Galimberti al ballottaggio, ndr), o alle politiche del 2018, è chiaro che chi deve preoccuparsi per la perdita di fiducia dei varesini è la Lega”.

Nella rilevazione circolata ieri, il risultato più impietoso lo aveva raccolto il M5S, fermo al 3% se si andasse oggi alle urne. Eppure, nello scenario di sostanziale equilibrio delineato dalla rilevazione, i grillini rischiano di diventare decisivi per provare a vincere al primo turno. “Sono molto fiducioso sulla possibilità di poterci confrontare con tutti coloro che non vogliono che Varese sia amministrata come lo è stata la Regione“, commenta Galimberti, che di fatto apre al dialogo con i pentastellati per una possibile alleanza.

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