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Covid, Razza: “Tra 48 ore valutazione per declassamento rischio in Sicilia”

L'assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, riferisce all'Ars sulla situazione epidemiologica nell'isola che al momento si trova in 'zona rossa'

Pubblicato:27-01-2021 12:05
Ultimo aggiornamento:27-01-2021 17:47

schillaci
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PALERMO – “Nelle prossime 48 ore potremo comprendere se le decisioni prese di concerto con lo Stato hanno limitato il contagio e hanno evitato un danno significativo per l’apparato produttivo”. Così l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, riferendo all’Ars sulla situazione epidemiologica nell’isola che al momento si trova in ‘zona rossa’.
“Potremo capire se l’indice Rt ci potrà consentire di condividere con il governo centrale una valutazione che vede il possibile declassamento di rischio per la Sicilia”, ha aggiunto Razza. “La Sicilia – aggiunge Razza – è tra le regioni italiane che hanno il maggior rispetto dei parametri di ospedalizzazione, che vedono una soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per la degenza ordinaria. L’Isola in questo momento si trova al di sotto di entrambi i parametri”.

RAZZA: “AUSPICHIAMO STOP ZONA ROSSA IL 31 GENNAIO”

Nella sua controreplica all’Ars, dove è in corso il dibattito sull’emergenza sanitaria nell’Isola l’assessore ha sottolineato che: “Se tutto andrà come speriamo, quella scelta ci consentirà di essere fuori dalla zona rossa, spero, il 31 di questo mese”. Per Razza la decisione adottata di porre la Sicilia in zona rossa era una misura “necessaria, questo perché all’inizio del nuovo meccanismo di monitoraggio un Decreto legge aveva individuato una soglia di 50 casi ogni centomila abitanti nell’ultima settimana: quasi tutto il territorio della nostra regione, in quei giorni, si trovava in quella condizione”.


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