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Coronavirus, ponte aereo per rimpatriare gli italiani bloccati in Cina. Primo caso confermato in Germania

Finora 106 morti in Cina. L'Oms sta valutando se dichiarare l'emergenza internazionale. In Italia il ministro Speranza e Conte rassicurano: l’Italia ha adottato misure protettive all'avanguardia

Pubblicato:27-01-2020 22:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:54

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ROMA – La Farnesina è al lavoro per far rientrare gli italiani rimasti in quarantena nella zona di Wuhan, epicentro dell’epidemia del Coronavirus. Il capo dell’Unità di Crisi, Stefano Verrecchia, ai microfoni di Unomattina ha escluso la possibilità di un “trasferimento via terra, che implica quarantene piuttosto complesse”. Per questo la Farnesina “sta valutando insieme anche con altri soggetti tra cui l’istituto Spallanzani, il ministero della Sanità e il centro interforze, l’idea di un trasferimento aereo“, che comunque “sarà complesso”. 

Gli italiani rimasti nelle zone in isolamento sono “circa una settantina” e, ha specificato Verrecchia, “siamo sempre in contatto costante con loro”.

Intanto, arriva la conferma di un primo caso di coronavirus cinese in Germania, nello stato sudorientale della Bavaria. La notizia è stata diffusadal ministero della Salute bavarese, che ha spiegato di aver già “posto sotto controllo medico e in isolamento” la persona che ha contratto il virus.


MINISTERO: CONTROLLI SU AEREI PRIVATI DA CINA

Proseguono regolarmente i controlli e il monitoraggio costante dopo la riunione della task-force coronavirus (2019-nCoV) di oggi del ministero della Salute. Al momento tutti i casi sospetti segnalati in Italia si sono rivelati infondati. “Grazie a tutti coloro che stanno lavorando senza sosta per alzare il livello dei controlli nel nostro Paese”. Queste le parole con cui il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dato inizio alla riunione. Nell’incontro di oggi è stato deciso di convogliare verso l’aeroporto sanitario di Roma Fiumicino gli eventuali voli privati in arrivo dalla Cina destinati allo scalo di Ciampino. Si sta procedendo per estendere la stessa misura agli altri aeroporti italiani e consentire l’atterraggio dei voli dalla Cina solo a Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Nello scalo romano, oltre al canale di controllo sanitario già attivo, sono stati installati altri 4 scanner termici posizionati direttamente ai gate di arrivo che saranno operativi nelle prossime 48 ore.

La situazione di ieri:

SPERANZA: IN CONTATTO COSTANTE CON L’OMS

“Siamo in costante contatto con l’Oms, il quale sta valutando se dichiarare l’emergenza internazionale” Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante l’audizione in Commissione Affari Sociali della Camera sull’epidemia da Coronavirus. I dati a ieri rendevano conto di 2.835 casi accertati e 81 decessi. Ma già oggi il numero dei decessi è salito a 106.

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“L’Oms- prosegue il ministro- sta valutando se dichiarare questa epidemia un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale. L’Oms sta monitorando attentamente la situazione ed è regolarmente in contatto con le autorità cinesi e di altri Paesi asiatici. Attualmente sono ancora in corso le indagini per valutare l’effettiva portata dell’epidemia”. 

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CONTE: “SIAMO PRONTISSIMI”

“Siamo prontissimi” ad affrontare il coronavirus: “L’Italia è il Paese che ha adottato misure cautelative all’avanguardia, più incisive degli altri Paesi”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ospite di Otto e mezzo.

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“DA MINISTERO MONITORAGGIO COSTANTE”

“Il ministero della Salute segue costantemente gli sviluppi della situazione e monitora con la massima attenzione la possibile insorgenza sul territorio nazionale di patologie la cui sintomatologia possa essere ricondotta al virus”, aggiunge ancora Speranza.

“DA ITALIA MISURE PREVENZIONE SIGNIFICATIVE”

“Sebbene l’Oms non abbia ad oggi dichiarato l’epidemia un’emergenza di rilevanza internazionale, l’Italia ha comunque immediatamente attivato significative misure di prevenzione. Tra queste, misurazione della temperatura corporea, identificazione e isolamento dei malati, procedure per il rintraccio e la quarantena dei contatti stretti che, unitamente a un efficiente sistema di sorveglianza epidemiologico e microbiologico, possano consentire il rapido contenimento di eventuali casi. Risulta che l’Italia sia uno dei Paesi che ha adottato un approccio più protettivo, raccomandando sin dall’inizio dell’epidemia, di posticipare i viaggi non necessari, applicando immediatamente procedure di controllo sui voli provenienti da Wuhan e da tutti gli aeroporti cinesi, attivando il canale sanitario e prevedendo misure di prevenzione diffuse tramite i più moderni sistemi telematici”, ha detto ancora il ministro Speranza.

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