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Giornata Memoria, il parroco di Altamura su Fb: “Referendum per abolirla”

Dopo il post choc sono arrivate critiche e insulti a pioggia. E lui ha postato una lunga replica

Pubblicato:27-01-2017 19:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:50

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ROMA – “Propongo referendum per abolizione giornata della memoria!”. Nella giornata del ricordo delle vittime dell’Olocausto compare su Facebook un post davvero choc, e che stupisce maggiormente perchè a scriverlo è un prete. Si tratta di don Vincenzo Lopano, parroco della chiesa di Sant’Agostino ad Altamura. Originario di Matera, con studi presso l’Università Europea di Roma e la Pontificia Facoltà Teologica Pugliese, è anche docente nel liceo classico Cagnazzi della cittadina pugliese. Il post suscita una pioggia di commenti di riprovazione per “l’oltraggio a 6 milioni di morti e non solo!!!”. Anche perchè, poco prima, Don Vincenzo ne aveva pubblicato un altro non meno ambiguo: “Quando celebrate le giornate della memoria ricordate ai vostri figli e alunni che la vittima diventò carnefice!“.

A protestare è anche una deputata del Pd di Altamura, Liliana Ventricelli: “Trovo inaccettabili tali parole- scrive- soprattutto se provengono da chi ha un ruolo di guida all’interno di una comunità. La giornata della memoria è ricordo ma è anche dovere di informazione. La vera retorica è il qualunquismo riversato su fb”. Un’utente, che si firma Raf Sab, annuncia che denuncerà il post alla Conferenza episcopale italiana: “Io abolirei lei…. segnalato alla CEI E spero prendano provvedimenti”. La proposta provoca, purtroppo, anche una serie di commenti antisemiti. “Concordo Don!- scrive Vincenzo- È una delle cose più ipocrite che ci siano al giorno d’oggi. ‘Ricordare per non fare gli stessi orrori’? Ma sono proprio gli orrori che gli israeliani fanno ogni giorno in Palestina!”. Michele si dice “pienamente daccordo. GLI EBREI HANNO ROTTO IL C…”. Per Angelo “La giornata della memoria e’ solo un alibi per spillare soldi dalle casse dello stato”.

Alla luce delle polemiche che ha suscitato il post sul referendum per abolire la Giornata della memoria, Don Vincenzo Lopano, dopo qualche ora, inserisce su Facebook una lunga replica: “Avrei voluto attendere stasera, ma mi rendo conto che forse è meglio esplicitare ora il mio pensiero! A chi mi accusa di essere fascista vorrei dire che ho letto e amato Hillesum, Stein, Weil, Bonhoeffer, Frankl e tanti altri! a chi ha avvisato la Cei ricordo che usare l’autorità come mezzo di risoluzione delle controversie è tipico del mondo fascista! l’autorità inizia il suo lavoro quando viene eliminato il dialogo e il confronto! siamo tutti bravi a parlare di democrazia ma quando questa esige il confronto tra posizioni diverse (forse diverse!) ci tiriamo tutti indietro! Sono stato al Museo della Shoa ‘Yad Vashem’ ed ho pregato, solo quello perché non riuscivo a fare altro! di fronte al dolore l’unica cosa che riesci a fare è allargare le mani e alzarle al cielo, perché il dolore ti squarcia, che sia bianco o nero, italiano o ebreo, povero o ricco! ho visto il campo profughi a Nablus, ho visto Ebron e l’unica cosa che riesco a dire è che l’attuale politica Israeliana non ha imparato nulla dal suo passato! non basta ricordare se non si impara! Se non si impara che Hitler sta nel cuore di ciascuno di noi, che Hitler ce lo portiamo nel cuore quando il fratello, chiunque sia, non è rispettato nella sua dignità e nella sua possibilità di vita! Hitler è ogni politica che uccide l’uomo, Hitler è ogni politica che toglie all’uomo la speranza! mi dispiace, onorevole, ma un giorno a me e a lei chiederanno conto delle scelte politiche che hanno tolto la speranza al più piccolo e indifeso uomo della terra! Hitler è in ogni parola che uccide, in ogni sguardo che non vede! non vede la Palestina, non vede la Siria, non vede le tante regioni dell’Africa abbandonate ad un lento e graduale genocidio! Non bastano le fiaccolate, i minuti di silenzio, gli applausi. Le letture dei testi, le visioni dei film! perché in tutte quelle cose noi combattiamo un nemico esterno, invece il vero nemico ci abita dentro, nella nostra coscienza, in quella sete di potere, fama e possesso che rende l’altro solo un gradino sul quale salire e dal quale affermare il nostro io! ho visto alunni dormire durante la visione dei film sullo shoah, ho visto alunni giocare al cellulare durante testimonianze sulla shoah, li potevo rimproverare, e l’ho fatto, ma rimprovero me e il mondo degli adulti che spesso addita un solo nemico per non affrontare il vero nemico della pace, ciò che ci abita dentro!”.


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