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Spiagge, al via il riordino del settore: canoni saliranno dove turismo vale di più

Oggi il Consiglio dei ministri ha approvato la delega al Governo sul riordino della normativa sulle concessioni demaniali ad uso ricreativo-turistico

Pubblicato:27-01-2017 13:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:50

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ROMA – Approvato oggi in Consiglio dei ministri la delega al Governo sul riordino della normativa sulle concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo. “Fin dai primissimi giorni del mio incarico ho avviato un’intensa azione di studio, confronto e dialogo su un tema che ha obiettivamente risentito di anni di rinvii e di incertezza normativa– commenta il ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa-. Se sul tema in passato ci fosse stata una risposta più tempestiva, oggi avremmo già un quadro organico e definito. Per rimediare a questa inerzia, abbiamo approvato un testo che ha puntato su linee guida semplici e chiare“.

“È frutto di mesi di lavoro intenso e proficuo e di un confronto assiduo con enti locali, regioni, rappresentanze delle imprese del settore. Il 14 luglio 2016, come è noto- ricorda Costa- la Corte di giustizia europea ha dichiarato illegittima la proroga automatica delle concessioni demaniali per le spiagge in vigore nel nostro Paese fino al 2020, perché incompatibile con il diritto europeo. Anche per assicurare la continuità dell’attività balneare, il Parlamento, con un emendamento al DL Enti Locali approvato in via definitiva il 2 agosto, ha comunque garantito la perdurante validità delle concessioni in essere fino all’effettivo riordino della materia. La delega, che verrà sottoposta all’esame del Parlamento, traccia dunque le linee guida sui cui il governo dovrà poi legiferare”.


In particolare, continua Costa, “la nuova normativa dovrà prevedere, tra l’altro, criteri e modalità di affidamento delle concessioni mediante procedure di selezione, che rispettino i principi di concorrenza, qualità paesaggistica e sostenibilità ambientale, di valorizzazione delle diverse peculiarità territoriali e che nel contempo riconoscano e tutelino gli investimenti, i beni aziendali e il valore commerciale, tenendo conto, altresì, della professionalità acquisita nell’esercizio di concessioni di beni demaniali marittimi, nonché lacuali e fluviali, per finalità turistico-ricreative. Dovranno, inoltre, essere previsti la revisione del regime dei canoni concessori, anche con riguardo alle pertinenze e alle relative situazioni pregresse, e, in ogni caso, un adeguato periodo transitorio per l’applicazione della stessa disciplina di riordino”. “Il governo – conclude Costa- è aperto al contributo migliorativo del Parlamento, con l’auspicio che questo sia un punto di svolta in un percorso segnato fin qui da troppi stop and go. La sentenza della Corte di Giustizia non ci ha colti impreparati e sono ben chiari i prossimi passi da compiere. Sarà adesso importante il negoziato con la Commissione europea”.

CDM: REVISIONE CANONI, DOVE TURISMO VALE PIU’ SALIRANNO E UNA QUOTA VA ALLA REGIONE

Il Governo viene delegato “alla revisione dei canoni concessori, che dovranno essere determinati con l’applicazione di valori tabellari, tenendo conto della tipologia dei beni oggetto di concessione, anche con riguardo alle pertinenze e alle relative situazioni pregresse“. Così la nota di palazzo Chigi seguita al Consiglio dei ministri che, su proposta del ministro per gli Affari regionali Enrico Costa, ha approvato un disegno di legge di delega al governo per la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico ricreativo per favorire, nel rispetto della normativa europea, lo sviluppo e l’innovazione dell’impresa turistico-ricreativa.

Nel caso di concessioni demaniali di più elevata valenza turistica, il canone è maggiorato e una quota, calcolata in percentuale sulle maggiori entrate annue rispetto alle previsioni di bilancio, destinata alla regione di riferimento“, precisa la nota del Cdm. Oltre, infine, “al coordinamento formale e sostanziale delle disposizioni legislative vigenti”, è previsto “l’aggiornamento delle procedure, anche mediante la previsione dell’utilizzazione delle tecnologie digitali dell’informazione e della comunicazione, finalizzate al rafforzamento del sistema informativo demanio marittimo”.

BIANCHI (MIBACT): “ORA CHIAREZZA IN SETTORE STRATEGICO TURISMO”

“Con l’approvazione del ddl delega sul riordino delle concessioni demaniali è stata mantenuta una promessa e facciamo finalmente chiarezza per tutelare un settore importantissimo con una soluzione opportuna. Il contributo degli enti locali e dei sindacati del settore sarà fondamentale nell’iter del disegno di legge”. Lo dice Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo e deputato di Area Popolare.

“E’ necessario riconoscere il valore dell’impresa e della professionalità di chi l’ha saputa sviluppare– sostiene il sottosegretario- un principio importante che deve essere tenuto ben presente pur nel rispetto della concorrenza e delle regole europee. Con 30.000 imprese, 100.000 addetti diretti e 300.000 compresi gli stagionali in alta stagione, il settore balneare è strategico e un traino del nostro turismo. È una tipologia di turismo che caratterizza il nostro Paese, un fiore all’occhiello della nostra offerta”, conclude Bianchi.

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