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Abruzzo, tre alpinisti morti in due giorni sul Gran Sasso

Ieri una donna escursionista esperta è stata travolta da una slavina, oggi due arrampicatori sono precipitati durante una cordata

Pubblicato:26-12-2019 16:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:47
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ROMA – È stato ritrovato senza vita sul Gran Sasso il corpo di Franca Di Donato, l’escursionista rosetana dispersa da ieri, dopo che i familiari avevano lanciato l’allarme al 118 per il suo mancato rientro.  Il suo corpo è stato avvistato nel Vallone dei Ginepri, a circa 2500 metri sul livello del mare. A causarne la morte è stato forse un distaccamento nevoso.

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Altri due giovani alpinisti sono morti questa mattina mentre stavano facendo una cordata: avevano passato la notte nel rifugio Franchetti e stamattina avevano iniziato un’escursione per salire in vetta al Gran Sasso. Stavano percorrendo un itinerario alpinistico sulla cima orientale del Gran Sasso legati tra loro in conserva ma sono scivolati per circa un migliaio di metri fino alla base della ferrata Ricci, sul versante teramano del Gran Sasso. A dare l’allarme è stato un terzo arrampicatore del gruppo. Le due vittime avevano 28 e 25 anni ed erano originari di Corfinio (L’Aquila). 






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La storia di Franca

Franca Di Donato era una escursionista esperta: era abruzzese, originaria di Isola del Gran Sasso. Ieri mattina era uscita prestissimo, nel giorno di Natale, con l’idea di fare una passeggiata, aveva detto di voler fare alcune foto. Forse la donna aveva pensato di salire in vetta a Corno Grande. Di certo c’è che aveva parcheggiato il suo camper a Prati di Tivo, 1700 metri di quota, per poi incamminarsi in quota. Secondo le prime ricostruzioni, la donna potrebbe essere stata travolta da una slavina. Oppure, potrebbe avere incontrato dfficoltà ed essere scivolata a causa del ghiaccio: se fino a 1700 metri non ci sono nè neve nè ghiaccio, intorno ai 2000 metri in quota il ghiaccio c’è e per effetto del vento si presenta come ‘vetrificato’, rendendo molto pericolosi gli spostamenti.

L’elicottero del 118, partito dalla base di Preturo (L’Aquila) all’alba di questa mattina, ha provveduto al recupero del corpo. 


Il ritrovamento del corpo di Franca è avvenuto dopo un’intera notte di ricerche, supportate anche dall’elicottero dell’Aeronautica Militare, che in volo notturno ha portato in quota le squadre di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo. Sono stati infatti ispezionati a piedi il Ghiacciaio del Calderone e la zona sottostante al Rifugio Franchetti. L’elicottero dell’Aeronautica è infine rientrato nella base di Pratica di Mare.

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