NEWS:

Ischia, Bonelli contro il maxi condono del 2018: “A Casamicciola chiesto da un abitante su due”

Il leader dei Verdi Angelo Bonelli ricorda la "sanatoria incostituzionale" del 2018. E tira fuori i numeri: "A Casamicciola e Lacco Ameno 6.000 richieste di condoni, gli abitanti sono 13 mila"

Pubblicato:26-11-2022 19:00
Ultimo aggiornamento:28-11-2022 16:35
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Il Governo e la sua maggioranza nel 2018 approvó il decreto su Genova, ponte Morandi ove fu prevista una sanatoria edilizia che ha consentito di definire pratiche per nuovi condoni nell’isola di Ischia pendenti dagli anni Ottanta (e con le regole degli anni Ottanta), collegandoli alla ricostruzione post sisma del 2017. Questi edifici, che per le norme vigenti sono abusivi, non solo venivano sanati ma hanno avuto il completo rimborso dallo Stato per la ricostruzione“. Lo scrive in una nota Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.

LEGGI ANCHE: Ischia, è bufera sul condono di Conte: ecco chi lo ha votato

“NEL 2018 UNA SANATORIA INCOSTITUZIONALE”

Si trattò, prosegue Bonelli, di “una sanatoria incostituzionale con tanto di contributi concessi dallo Stato a chi ha edificato abusivamente. Solo per Ischia si è voluto un condono per edifici abusivi costruiti in aree a rischio idrogeologico e sismico, con la beffa che sono i soldi pubblici a pagare la ricostruzione”.


LEGGI ANCHE: Ischia, Pedicini: “Non prendiamocela con la pioggia, dietro la tragedia c’è la mancata prevenzione”

“A Ischia sono 28mila le richieste ‘ufficiali’ di sanatoria edilizia: nei soli comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno, che contano circa 13mila abitanti, le pratiche di condono sono oltre seimila, una su due abitanti. È arrivato il momento di dire Stop ai condoni edilizi“.

LEGGI ANCHE: Legambiente contro Conte: “Il suo fu un condono”. Pd: “Nel 2018 errore grave”

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it