NEWS:

Crisi Comune di Reggio Calabria, Brunetti: “Mettere da parte i rancori”

"Stiamo ragionando con tutte le forze di maggioranza", dichiara il sindaco facente funzioni a margine di una iniziativa con le scuole

Pubblicato:26-11-2021 14:56
Ultimo aggiornamento:26-11-2021 14:56
Autore:

paolo Brunetti_reggio calabria
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

REGGIO CALABRIA – “Ci sarà il momento in cui parleremo e sarà il momento definitivo per la città. Stiamo ragionando con tutte le forze di maggioranza, anche con quelle di minoranza parleremo e già con qualcuno ci abbiamo parlato, perché è un momento molto delicato, non ci servono i colpi di testa.
Bisogna mettere da parte i rancori, l’arroganza e tutto quello che non serve alla città”. Così il sindaco facente funzioni di Reggio Calabria Paolo Brunetti, rispondendo oggi a margine di una iniziativa con le scuole, sull’attuale momento di crisi politica della giunta comunale, a seguito della sospensione del sindaco Giuseppe Falcomatà a causa della condanna in primo grado al processo Miramare.

LEGGI ANCHE: Crisi nella giunta del Comune di Reggio Calabria, Pd propone Martino e Nucera assessori

“Quando ho avuto l’onore di assumere questo incarico – ha aggiunto – ossia quando il sindaco Falcomatà ha voluto indicarmi come vicesindaco di queste città, ci ho messo un quarto d’ora a mettere la firma su decreto di accettazione, perché capisco il carico di responsabilità che ho assunto”. “Allo stesso tempo – ha affermato – ha prevalso la responsabilità personale nel non poter lasciare in questo momento particolare la città senza una guida, e non si tratta di un uomo solo al comando, ossia Paolo Brunetti, ma è una maggioranza che ha investito su questa città in termini di professionalità, di lavoro”. “Maggioranza – ha concluso – che è stata rieletta con un programma preciso, il compito nostro è quello di portarlo a termine. Ci sono opportunità per Reggio Calabria che non si rivedranno mai più”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it