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‘Scelgo di essere libera’, in partenza il progetto di Lazio Innova per 60 donne in uscita dalla violenza

Pugliese: "Le donne siano sempre più imprenditrici e manager"

Pubblicato:26-11-2020 14:13
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:39
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ROMA –  “La Regione Lazio ha fatto tantissimo. Date come quella del 25 novembre non devono essere celebrazioni, ma occasioni per fare il punto sul futuro. Le donne devono diventare sempre più imprenditrici, manager, dirigenti ad altissimo livello e non è possibile che abbiano un trattamento economico inferiore. In Consiglio stiamo costruendo una legge sulla parità salariale e speriamo arrivi presto in Aula”. È un vero e proprio manifesto programmatico quello che l’assessora alle Pari opportunità e al Turismo della Regione Lazio, Giovanna Pugliese, ha ribadito nell’incontro di questa mattina, in diretta Fb sui canali della Regione, ‘Donne e imprenditorialità come strumento per superare situazioni di difficolta” in collaborazione con Lazio Innova e Global Thinking Foundation durante il quale è stato presentato il un progetto pilota ‘Scelgo di essere libera‘ per le donne in uscita dalla violenza. Al centro dell’impegno istituzionale resta infatti la preoccupazione sul contrasto alla violenza di genere: ‘Scelgo di essere libera‘ è il progetto dell’Assessorato Pari Opportunità con Lazio Innova annunciato dalla Pugliese che ha ricordato il valore di un “percorso condiviso con le associazioni che gestiscono i centri antiviolenza e case rifugio che consentirà di avviare un progetto pilota (60 posti) per donne che sono in uscita dalla violenza e che costruiranno con dei tutor un cammino per avviare start-up”.

EMPOWERMENT E AUTONOMIA ECONOMICA

Proprio sul tema dell’imprenditoria la consigliera Marietta Tidei, presidente della Commissione Sviluppo economico, ha messo al centro dell’agenda i punti critici per l’empowerment delle donne su cui intervenire: “L’accesso al credito, l’alfabetizzazione finanziaria e l’occasione del recovery fund. Prima della pandemia l’impresa femminile cresceva di più”. La consigliera ha tenuto a sottolineare l’importanza strategica della “legge sulla parità salariale voluta dalla consigliera Eleonora Mattia che non punta solo alla parita’ retributiva, ma alla valorizzazione delle donne – anche escludendo dai benefici retributivi le imprese che non si comportano bene – e speriamo di approvarla il prima possibile”.

A questo auspicio si e’ unita la consigliera pentastellata, Roberta Lombardi: “Dal testo unificato di queste proposte abbiamo portato in Commissione con la Mattia, e spero presto in aula, questa proposta di legge che contiene parità salariale” e ha ricordato il registro “delle aziende virtuose” e le misure previste per “la permanenza e sostegno delle donne nel mercato del lavoro, la conciliazione e la valorizzazione”. La crisi portata dal Covid puo’ rappresentare “l’occasione per un ripensamento radicale” ha detto l’assessore allo Sviluppo Economico, Paolo Orneli, che ha preso parte ai lavori, sottolineando l’investimento della Regione per “lo smartworking, il microcredito, e più di 2mila persone di cui metà donne- ha ricordato- hanno inoltre beneficiato del prestito d’onore a fondo perduto di 25mila euro per avviare impresa e autoimpiego”.


 Il tema dell’empowerment e dell’autonomia economica e’ strettamente connesso al problema “strutturale” della violenza sulle donne. Lo ha ricordato Cecilia d’Elia, che guida la Cabina di Regia del Lazio contro la violenza sulle donne. “Abbiamo bisogno di politiche globali e la cabina di regia e’ luogo in cui i diversi assessorati s’incontrano ed e’ proprio empowerment la parola chiave”.

IL PROGETTO ‘SCELGO DI ESSERE LIBERA’

Come si esce dalla violenza? Dalle case rifugio, dai centri antiviolenza, che si occupano di protezione e accoglienza, anche attraverso corsi di formazione per quante si trovano in un percorso di uscita. “Qui s’innesta il progetto ‘Scelgo di essere libera’, presentato da Emilia Cozzolino di Lazio Innova, che sara’ operativo da “gennaio 2021 e verra’ annunciato in una call pubblica” grazie al contributo di Global Thinking Foundation.

“Le donne saranno selezionate dai cav- ha spiegato Cozzolino- e avranno 40 ore di formazione in varie sessioni con dei coach e potranno poi accedere poi ai servizi di Lazio Innova per creare impresa. Tutte le partecipanti riceveranno certificazione Iso 9001″. Claudia Segre, presidente della fondazione Global Thinking, ha valorizzato quanto sia virtuosa la collaborazione tra associazioni, istituzioni e terzo settore: “Vogliamo proseguire con Lazio Innova un percorso per l’alfabetizzazione finanziaria, perche’ il business vincente e’ quello che vede le donne al centro di questo cambiamento, in modo libero e consapevole” e sulla violenza ha sottolineato come il metodo perseguito dalla fondazione per il contrasto al fenomeno sia quello di puntare a “prevenzione, indipendenza economica e non assistenzialismo”. Hanno portato la loro testimonianza anche giovani imprenditrici che hanno reso reali le ambizioni di sempre grazie alla formazione e alle opportunita’ offerte dalla Regione Lazio, ma anche donne impegnate e attive per la valorizzazione del territorio. Tra le tante Ginevra Bentivoglio e il sogno della casa editrice che porta il suo nome; Ivana Pagliara, insegnante che gestisce da 26 anni un’azienda di valorizzazione turistica; Sonia Mascioli presidente della Casa delle donne di Amatrice.

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