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Covid, oggi due vertici per decidere sul Natale: ipotesi di spostamenti solo tra regioni gialle

Governo al lavoro per il nuovo Dpcm: verso la riapertura delle scuole e la quarantena per chi rientra dall'estero

Pubblicato:26-11-2020 12:59
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:39

giuseppe conte
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ROMA – Quarantena obbligatoria per chi rientra dall’estero. Anche per chi va a sciare oltre frontiera. Il governo fa il punto sul Dpcm che deve adottare entro il 3 dicembre e prefigura le regole di condotta per il periodo natalizio. Preliminare l’aggiornamento della mappa del rischio, con le regioni che si muovono attraverso lo scacchiere colorato giallo-arancione-rosso. Due i vertici in giornata: il primo (alle 13) piu’ politico a Palazzo Chigi coi capidelegazione, l’altro il confronto tra i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza con le regioni (alle 16).

La maggioranza dei Paesi di confine sono concordi nel non riaprire gli impianti sciistici. Ma il governo e’ orientato a non limitare gli spostamenti trasfrontalieri neppure con quelli come l’Austria che sono propensi a tenere aperto. In ogni caso saranno prescritti rigidi controlli sanitari, a partire dalla quarantena, per chi rientra. L’Italia, va da se’, terra’ chiuse le stazioni sciistiche.

Per le famiglie tema di grande interesse sono i ricongiungimenti nel periodo natalizio. Il ministro della Salute Roberto Speranza chiede che siano consentiti solo i trasferimenti tra regioni in area gialla. Questo avverrebbe anche nei casi in cui siano interessati parenti di primo grado. Da decidere, inoltre, il numero di persone che potrebbero partecipare a riunioni di famiglia. Sei, otto o dieci? Dipendera’ dalla curva dei contagi.


Piu’ definita la questione per quanto riguarda le scuole. Verso la riapertura, a partire da mercoledi’ 9 dicembre, le scuole superiori e le seconde e terze medie nelle regioni in fascia intermedia di rischio. Il governo e’ propenso a favorire il commercio in periodo natalizio, con un prolugamento degli orari in modo da limitare il rischio di contagio. Tra le ipotesi quella di portare la chiusura dei negozi alle 22, il coprifuoco alle 23, tranne che per i giorni di vigilia che godranno di un regime piu’ permissivo.

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