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Manovra, ok allo scostamento di bilancio: il centrodestra compatto per il sì

Dopo l'annuncio del leader di Forza Italia, anche gli alleati del centrodestra superano le proprie perplessità

Pubblicato:26-11-2020 10:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:38
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ROMA – La Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di Bilancio con 552 sì, 6 astenuti e nessun voto contrario. Per il via libera, come prevede la Costituzione, era necessaria la maggioranza assoluta dei componenti.

Siamo pronti a votare Sì, come correttamente spiegato da Berlusconi sulla base di un documento informale del governo che accoglieva le nostre proposte, ma attendiamo che l’esecutivo presenti il testo definitivo”, hanno detto poco prima del voto Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

BERLUSCONI: VOTEREMO Sì, CENTRODESTRA SIA COMPATTO

Il gruppo di Forza Italia alla Camera voterà lo scostamento di bilancio. Il via libera è arrivato direttamente da Silvio Berlusconi. Nel corso di una riunione con i deputati azzurri (collegato al telefono) l’ex premier ha riferito che il governo si appresta ad accettare le proposte del centrodestra.


Durante la telefonata all’assemblea del gruppo Forza Italia della Camera, il presidente Silvio Berlusconi non ha in alcun modo pronunciato l’affermazione, rivolta agli alleati del centrodestra, “facciano come vogliono”, in relazione al voto sullo scostamento di bilancio. Al contrario, il leader di Forza Italia ha convintamente auspicato una “posizione unitaria del centrodestra a favore dello scostamento di bilancio”. Lo specifica una nota dell’ufficio stampa del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati dopo alcune ricostruzioni di stampa.

RISOLUZIONE MAGGIORANZA: RISORSE PER AUTONOMI

Sono da considerare favorevolmente le proposte volte a rafforzare l’efficacia degli interventi per il sostegno a lavoratori autonomi, commercianti, artigiani, professionisti, attraverso l’ampliamento della moratoria fiscale a tutte le attività economiche che hanno subito cali rilevanti del fatturato”. E’ quanto si legge nella risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio.

“E’ necessario avviare un confronto per la definizione di un meccanismo organico di natura perequativa che vada oltre le aree di rischio pandemico e i codici Ateco e si basi sul rimborso di parte dei costi fissi, prevedendo la possibilità di attribuire i ristori anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che non ne hanno beneficiato”.

LEGA: SÌ ALLO SCOSTAMENTO SOLO SE GOVERNO APRE A NOSTRE PROPOSTE

La Lega, se ci saranno delle aperture sul fisco che chiediamo da tempo, voterà a favore, vedremo“. Lo dice in Aula alla Camera, Massimo Garavaglia, nel corso delle dichiarazioni di voto sullo scostamento di bilancio.

VERSO OK FDI A SCOSTAMENTO: NOSTRO VOTO PER ITALIA

Fdi è dalla parte degli italiani, questo voto non è per la maggioranza ma per amore dell’Italia“. Così Tommaso Foti, deputato di Fdi, è intervenuto in aula alla Camera, senza dire esplicitamente che Fratelli d’Italia voterà a favore dello scostamento ma lasciandolo intendere.

Avete cercato di dividere l’opposizione e di far passare che questa opposizione non ha uno stile di maggioranza, è inutile fare appelli a toni bassi, occorrono idee più alte per uscire da questa crisi”, ha aggiunto.

DELLA VEDOVA: ASTENSIONE +EUROPA-AZIONE PER RESPONSABILITÀ GENERAZIONI FUTURE

“La decisione assunta oggi dai parlamentari della componente +Europa e Azione di astenersi sullo scostamento di bilancio, a differenza di quanto faranno le altre opposizioni, è un segno di responsabilità e lealtà nei confronti degli elettori e del paese”. Lo dichiara il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova.

“Fare deficit e debito in questo momento è necessario e forse anche doveroso. Questo debito graverà, finanziariamente e politicamente, sulle generazioni future. Nell’attuale mancanza di visione e di progettualità, miliardi a costo zero del MES non richiesti e quelli frutto di indebitamento spesi a pioggia o in nazionalizzazioni, ci fanno dire che le scelte economiche del Governo non sono adeguate alla crisi. E non sarà il ritorno al consociativismo della spesa pubblica tra maggioranza ed opposizione, tra populisti e sovranisti, a garantire le scelte necessarie, nette e coraggiose, che chiediamo e – conclude Della Vedova – sosteremmo”.

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