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Tg Sanità, edizione del 26 novembre 2018

Si parla di: Sciopero dei medici: rinnovare contratto e sbloccare turnover; Terra dei fuochi, scontro Governo-Regione Campania su dati tumori

Pubblicato:26-11-2018 12:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:49
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SCIOPERO DEI MEDICI: RINNOVARE CONTRATTO E SBLOCCARE TURNOVER

“È inaccettabile che da dieci anni non si rinnovi il contratto dei medici dipendenti e non si individuino le risorse per il rinnovo dei contratti di lavoro del mondo della sanità”. È la denuncia del presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, a sostegno dello sciopero che, venerdì scorso, ha portato i medici di tutta Italia a incrociare le braccia per 24 ore. “Il blocco del turnover, la carenza del personale, i tagli lineari hanno messo a dura prova la tenuta del sistema”, ha ricordato Anelli, che fino all’ultimo ha lanciato un appello al governo per convocare i sindacati e scongiurare la protesta.


TERRA FUOCHI, SCONTRO GOVERNO-REGIONE CAMPANIA SU DATI TUMORI

La ‘Terra dei Fuochi’ torna ad essere terreno di scontro sui dati epidemiologici. È la volta di ‘epi.Ca’, progetto promosso dall’associazione Medici per l’Ambiente, nato per raccogliere dati epidemiologici sui tumori in Campania e incardinato nell’azione di governo. Il protocollo prevede come referente il ministro della Salute, Giulia Grillo, e userà i dati dei medici di famiglia di tutta la Regione, in particolare delle province interessate, per monitorare lo stato dei tumori. Ma il governatore Vincenzo De Luca non ci sta: “In Campania- ha detto- un solo ente certifica i dati oncologici ed è il registro tumori che sarà completato entro il 2018. Si è cercato di rilanciare una connessione tra malattie tumorali e problema ambientale che non ha nessuna base scientifica. Siamo in una situazione- ha concluso De Luca-sovrapponibile alla media nazionale”.

5MILA CASI L’ANNO TUMORE OVARICO, ACCESSO DIFFICILE A TEST GENETICI

Sono 5mila le donne che ogni anno in Italia si ammalano di tumore alle ovaie e nell’80% dei casi la malattia viene intercettata in fase avanzata. La diagnosi precoce è infatti difficile e l’accesso ai test genetici, che permetterebbe di intercettare in tempo la popolazione a rischio, nonostante il clamore del caso Jolie, è ancora basso. Nel mondo solo il 54,7% delle pazienti è stato sottoposto al test Brca (che individua le mutazioni genetiche BRCA1/2 predisponenti alla patologia) e in Italia solo il 65,2%. Il 20% delle donne che si ammalano è ‘carrier’ della sindrome genetica e se intercettate in tempo potrebbero essere salvate. Ne ha parlato alla Dire, a margine del Corso di Formazione sul ‘Caso Gene Jolie’, Sandro Pignata, direttore dell’Irccs Fondazione Pascale di Napoli.

TUMORE SENO E TEST MOLECOLARE: QUANDO SI PUÒ EVITARE LA CHEMIO

Si chiama Oncotype DX ed è un trial che ha mostrato la possibilità, per molte pazienti con tumore al seno positivo agli estrogeni ed HER2 negativo, di non doversi sottoporre alla chemioterapia. Lo studio Pondx è stato condotto dal senologo Riccardo Masetti del Policlinico Gemelli, premiato al termine del XX Congresso nazionale degli oncologi italiani che si è tenuto a Roma. Alle 52.000 pazienti che ogni anno si ammalano dopo l’intervento viene prescritta la chemioterapia adiuvante, non sempre utile e con grandi effetti collaterali. Il test predittivo consente quindi di intercettare in modo affidabile il beneficio o meno dell’aggiunta di chemioterapia alla terapia ormonale.

AIDS: TRA STIGMA E DISINFORMAZIONE. L’IGNORANZA DEI DIGITAL

“L’approccio alla sessualità è sceso a 12-13 anni. Molti studenti confondono anticoncezionali e strumenti di prevenzione. Bisogna formare i docenti e gli stessi ragazzi”. È l’appello lanciato durante il XXXI Convegno nazionale di Anlaids che si e’ svolto a Genova insieme con la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali. In Italia si stimano oltre 3.500 nuove infezioni, un numero pari di diagnosi, Lazio e Lombardia sono le Regioni in testa per il numero di contagi e solo il 58% dei giovani dichiara di non associare alcun problema all’uso del preservativo. Sono solo alcuni dei dati emersi dai test che Anlaids ha sottoposto a 13.905 studenti dal 2103. Importante lavorare su scuola e famiglia, analizzare il rapporto tra precocità del debutto sessuale con fumo e alcol e non parlare di HIV solo in vista della Giornata mondiale dell’1 dicembre. Lo ha sottolineato Giovanni Cassola del Direttivo nazionale dell’onlus.

ALLERTA MALARIA IN VENEZUELA. RISCHIO CONTAGIO NEI PAESI LIMITROFI

Tra il 2000 e il 2016 in Venezuela si è registrato un aumento dei casi di malaria del 709 per cento e i decessi sono cresciuti del 521 per cento. Sono i numeri del documento degli istituti di ricerca epidemiologica con cui i medici hanno lanciato un appello alla comunità internazionale sul rischio contagi. Ne ha parlato alla Dire l’esule Raul Diaz: “Se pensiamo a tutti i venezuelani che stanno emigrando all’estero, il rischio di una epidemia regionale è concreto. Qualcuno- ha concluso- deve aiutarci”.

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