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Terrorismo, sequestrati a Trieste più di 700 fucili provenienti dalla Turchia

Nessuna irregolarità doganale, ma il delicato trasporto delle armi di grosso calibro non era assistito da nessuna licenza

Pubblicato:26-11-2015 14:06
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:38

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ROMA – La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Trieste hanno intercettato un tir olandese con 781 fucili a pompa ‘Winchester SXP’ condotto da un cittadino turco, sbarcato al porto di Trieste lunedì scorso, proveniente dalla Turchia e destinato in Germania, Olanda e Belgio. Nell’autoarticolato sono state trovate “centinaia di scatole di cartone”, ciascuna delle quali contenente un fucile a pompa, per un totale di 781 armi da fuoco modello ‘Winchester SXP’, tutte dirette in Belgio”.

Guardia Finanza

Data la particolare natura del carico, la sua provenienza e la sua destinazione, i militari e i funzionari delle Dogane hanno esaminato la documentazione riguardante i fucili. Dall’esame “veniva appurato che, sebbene doganalmente non vi fossero irregolarità, il delicato trasporto delle armi di grosso calibro non era assistito da alcuna licenza, ovvero autorizzazione da richiedere alla competente Autorità di pubblica sicurezza”. La normativa di settore, infatti, prevede che ancor prima che il trasporto abbia inizio tale delicata tipologia di transito, ancorché non destinata al territorio nazionale, debba essere autorizzata dalla competente Autorità di Ps.


Vista l’irregolarità riscontrata Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Trieste hanno esaminato l’intero autoarticolato ipotizzandosi violazioni al codice penale e al Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. L’esito è stato il sequestro di 715 fucili a pompa modello ‘Winchester SXP’ da 12-51 cm; 66 fucili a pompa modello ‘Winchester SXP’ da 12-47 cm; 15 calci per fucile, tutti messi a disposizione dell’Autorità giudiziaria, mentre è stato denunciato il rappresentante legale dell’azienda turca produttrice dei fucili di grosso calibro. “Visti i recenti episodi di terrorismo e la gravità dello scenario internazionale, le Fiamme Gialle hanno elevato sensibilmente il livello di guardia nei controlli alla frontiera, nei porti ed aeroporti- segnala una nota- recependo le sensibilizzazioni ricevute, tra gli altri, dal ministero dell’Interno”.

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