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Sono piccoli editori, ma innovatori. Secondo i dati dell’Aie 1 su 4 produce solo e-book

Innovatori, e non a caso. Pionieri, pronti ad affrontare i nuovi scenari che vive oggi l’editoria italiana. Ecco chi sono i piccoli editori di Più libri più liberi

Pubblicato:26-11-2015 09:28
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:38

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ebook e libriROMA – Innovatori, e non a caso. Pionieri, pronti ad affrontare i nuovi scenari che vive oggi l’editoria italiana. Ecco chi sono i piccoli editori di Più libri più liberi, come riferisce l’Aie, Associazione Italiana Editori. Lo dimostrano i dati: tra gli editori che hanno iniziato la loro attività negli ultimi 10 anni- se assumiamo come indice di innovatività tecnologica il fatto di produrre solo (o prevalentemente) e-book- il 12,1%, più di 1 su 10, pubblica titoli in formato digitale. Se questa è la media dei dieci anni, è vero però che si è passati dal 5,3% degli editori che nascevano già digitali nel 2010 (anno “zero” dell’e-book in Italia) al 12,6% nel 2011, fino al 22,6% nel 2014. Quasi uno su quattro.

Piccoli editori solo come editori di narrativa? Niente di meno vero. Gran parte del valore e dell’eccellenza del settore e della sua capacità e carica innovativa è stato costruito su settori diversi. Spesso esplorando e proponendo segmenti- dai nuovi stili alimentari alla salute, fino all’hobbystica, al tempo libero, allo sport- con largo anticipo rispetto agli editori maggiori.


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