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ROMA – Tensioni in Medio oriente, in Africa, la guerra in Ucraina. Per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “questo quadro così complesso – da un lato grandi sfide che chiamerebbero a una solidale attività comune della comunità internazionale, dall’altro fratture, contrasti e violenze allarmanti nelle loro possibili estensioni – alle volte comporta che ci si rivolga alle Nazioni Unite con spirito critico, con atteggiamento critico, dimenticando in realtà che sottolineare i limiti dell’azione delle Nazioni Unite, anziché i successi, fa dimenticare che la capacità dipende dalla disponibilità dei Paesi membri a seguirne indicazioni e confrontarsi dialogando“. Queste parole il capo dello Stato le pronuncia al Quirinale in occasione del 50esimo anniversario del Programma Jpo (Programma giovani funzionari delle Organizzazioni internazionali), incontrando i giovani funzionari che hanno superato le selezioni del Programma promosso dal ministero degli Esteri e con il dipartimento degli Affari economici e sociali delle Nazioni Unite.
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Parlando dell’Onu, Mattarella aggiunge: “Secondo l’Italia occorre affermare con chiarezza che le Nazioni Unite sono e rimangono lo strumento più efficace per risolvere tensioni, controversie e difficoltà della comunità internazionale. Tanto più in quanto aumentano i motivi di disordine mondiale e aumenta il livello delle sfide e le difficoltà che l’umanità deve affrontare. Per questo, per la nostra Repubblica, l’Onu va rafforzato in tutti i modi possibili, anche con riforme che ne assicurino una maggiore capacità e efficacia operativa e una maggiore efficacia operativa“.
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