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Di Marco Sacchetti e Michele Bollino
MILANO – “Non possiamo perdere tempo”. “Bisogna fare presto”. La decisione del Tribunale unico dei brevetti di di assegnare provvisoriamente le deleghe, inizialmente destinate alla sede di Londra, tra le sedi di Monaco e Parigi, preoccupa la politica milanese che chiede al nuovo governo di “accelerare”. La città di Milano, infatti, è da tempo candidata per ospitare la terza sede del Tribunale unico dei brevetti, dopo che la Brexit ha provocato il recesso della sede britannica.
Secondo quanto riportato questa mattina da ‘Il Sole 24 ore’, il Tribunale dovrebbe partire ufficialmente il 1 aprile 2023 e porterà l’Unione Europea ad avere un brevetto europeo “ad effetto unitario”, efficace cioè contemporaneamente in tutti i Paesi dell’Unione aderenti al nuovo sistema, senza più le lungaggini e le contraddizioni legate alla controversie giudiziarie nei singoli paesi membri. Le sentenze del Tribunale unitario con una sola causa- e un solo investimento in termini di spese legali, ricorda il ‘Sole’- avranno validità cross-border, cioè in tutta l’area dei Paesi europei aderenti.
“Aspetterò qualche giorno per dare ai due ministri Tajani e Nordio il tempo per assestarsi, ma” sul tribunale dei brevetti “non possiamo perdere tempo”, dice il sindaco di Milano Giuseppe Sala. La decisione sulle deleghe, secondo Sala, “era un po’ scontata” e “non è una novità. Ma non deve succedere che riparta la negoziazione tra gli Stati, perché da quello che mi risulta, anche grazie all’opera di Draghi, c’era un sostanziale accordo nel portare la terza sede a Milano”.
Rincara la dose l’esponente della Lega Curzio Trezzani, presidente della Commissione Cultura e Sport di Regione Lombardia. “Sul Tribunale europeo dei brevetti bisogna fare presto, Milano è dal 2020 che aspetta la decisione per poterne ospitare la sede. Non vorremmo che questa assegnazione provvisoria poi diventi, magicamente, definitiva, escludendo Milano da questa grande opportunità”.
Secondo Trezzani “questa attesa di due anni, con oltretutto la spartizione ora delle competenze fra le due sedi già esistenti, non è un segnale che ci piace. La Lombardia è la regione in cui più si concentra la capacità innovativa italiana, in testa alle altre regioni italiane. È un riconoscimento- ha concluso Trezzani- più che giusto e sulla quale la Lega darà battaglia e presterà la massima attenzione”.
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