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De Luca contro FdI: “La marcia per la sanità in Campania? Sono degli idioti”

Governatore rivendica: "eredità pesante quella ricevuta. Da sette anni noi abbiamo un bilancio in attivo. Non faremo un euro di deficit sanitario"

Pubblicato:26-10-2022 17:24
Ultimo aggiornamento:26-10-2022 17:24

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NAPOLI – “Sono degli idioti“. È la risposta del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, presente a un convegno al Cardarelli sulla medicina d’urgenza, alla marcia per la sanità organizzata per giovedì a Salerno da esponenti del territorio di Fratelli d’Italia.


DE LUCA: “DA FDI EREDITÀ PESANTE, ERAVAMO ULTIMI IN ITALIA”

“Ho detto sono degli idioti – chiarisce il governatore – perché se Fratelli d’Italia in Campania fa un corteo sulla sanità sono veramente degli idioti su quello che hanno lasciato qui nel 2015 e noi abbiamo ereditato. Nel 2015 la Campania – prosegue De Luca – era l’ultima Regione in Italia, con reti di emergenza e urgenza assenti, sistemi informatici assenti, non dialogavano neanche un’Asl con l’altra. Sui pronto soccorso a Napoli avevano chiuso tutto, tranne il Cardarelli. Non c’era l’ospedale del Mare, non c’era più il Pellegrini, non c’era un ospedale a Frattamaggiore. Avevano chiuso anche il pronto soccorso ortopedico al Cto. Non c’era niente di niente. Serve quindi senso della storia e avere il coraggio di dire la verità”.

DE LUCA: “DA SETTE ANNI NOI CON BILANCIO IN ATTIVO”

“Ricordo – attacca ancora il presidente della Regione Campania – che noi alla fine di ogni anno stacchiamo un assegno di 250 milioni di euro per la cialtroneria fatta in sanità a partire dagli anni ’90 e ancora per pagare quei dieci miliardi di debiti paghiamo una rata ogni anno dopo aver già subito ogni anno un furto dal fondo sanitario nazionale. Sfiderei chiunque dei colleghi del Nord a gestire la sanità con questo carico sulle spalle. La sanità è un luogo privilegiato della clientela politica. Ma sappiamo che da sette anni noi abbiamo un bilancio in attivo, abbiamo superato il commissariamento, abbiamo recuperato un miliardo con l’articolo 20 che non si applicava da tanti anni”. De Luca conclude: “Finché starò qui, e ci resterò ancora a lungo, non faremo un euro di deficit sanitario. Non lascerò ai figli un euro di debito sanitario”.


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