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ROMA – Negli ultimi anni il nome di Dario Faini, in arte Dardust, è stato associato a quello di successi come ‘Riccione’ dei Thegiornalisti, ‘Pamplona’ di Fabri Fibra, ‘Soldi’ di Mahmood, ‘La genesi del tuo colore’ di Irama, ‘Amare’ de La Rappresentante di Lista o ‘Glicine’ di Noemi.
Musicista, produttore e all’occasione anche direttore d’orchestra, Dardust è diventato un vero e proprio marchio di garanzia nella scena contemporanea. Prolifico come pochi altri, l’artista torna sulla scena con un nuovo album da solista, il quinto della sua carriera.
Esce il 28 ottobre ‘Duality’, un doppio disco che racconta la duplice anima musicale di Faini: quella piano in acustico e quella più elettronica. Due dimensioni che finora hanno giocato a intrecciarsi in tutta la produzione del pianista.
Questo disco “è uscito da un’esigenza di fare qualcosa che non avevo mai fatto prima, qualcosa di nuovo che è stato occasione di approfondimento di due aspetti che fanno parte di me e che ho sempre fuso insieme”, racconta all’Agenzia Dire.
“Trovarsi al piano da solo, nudi, senza il suono elettronico dietro, è totalmente diverso rispetto a quando lo hai. Ed è uguale per l’aspetto elettronico quando non c’è più il piano che ‘canta’ il tema o è la figura, l’attore principale. È stato importante approfondire anche questo aspetto”, spiega.
Venti le tracce in tutto, 10 per ogni lato del disco: due ‘contenitori’ che raccolgono l’improvvisazione più pura con la ‘geometria’ ricercata in un parallalelismo costante tra emisferi del cervello, cuore e logica, fantasia e ‘sartoria’.
Un filo conduttore che nasce dalla passione che Dardust ha per la psicologia: “Più che passione, è stata una laurea che ho fatto fruttare in un modo o nell’altro. Scherzi a parte, la connessione con le funzioni dei due emisferi- dice- era un pretesto per separare queste due sfaccettature e dargli un concept“.
Non è un album, però, “complesso, difficile. È un disco che nasconde delle complessità ma non ha niente di cerebrale, è immediato”. Arrivano subito le tracce composte da Faini che ‘parlano’ anche senza il supporto di testi cantati. Risultato che è frutto della lunga esperienza di Dardust in questo mondo.
Cosa lo colpisce oggi, se guarda alla musica che circola? “Poco- ammette- non per presunzione ma perché sono da un’altra parte e faccio fatica a essere colpito da qualcosa nell’immaginario pop. Mi colpiscono più i progetti radicali, agli estremi. Sono meno affascinato da un’attitudine più generalista, pop e mainstream”.
‘Duality’, che Dardust presenterà in anteprima domani al primo Live di X Factor 2022 (in diretta su Sky Uno e Now dalle 21.15), è stato anticipato daá’#001 Coordinate’, ‘#002 Hymns’, e ‘#003 Horizons’. Quest’ultimo contiene ‘Horizon In Your Eyes’, brano presentato in anteprima all’Eurovision Song Contest 2022, in scena lo scorso maggio a Torino.
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Un piccolo ‘spoiler’ degli show che, da marzo 2023, porteranno Dardust in giro per i teatri d’Italia: “Sarà diviso in due atti, innovativo e spero senza precedenti sul lato della performance”.
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