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A Buenos Aires il murale più grande del mondo dedicato a Maradona

L'opera coprirà una superficie di 1.600 metri quadri ed è realizzata da Martìn Ron: si vedrà da tutta la città e sarà pronta per il 30 settembre, giorno di nascita di Maradona

Pubblicato:26-10-2022 14:24
Ultimo aggiornamento:26-10-2022 14:36

Maradona
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ROMA – Quaranta metri di larghezza per quarantacinque di lunghezza, per un Maradona di 1.600 metri quadrati. Sarà a Buenos Aires il murale dedicato a Diego Armando Maradona più grande del mondo. Lo sta realizzando l’artista argentino Martìn Ron e sta prendendo forma su un edificio di 14 piani nel quartiere di Constitución, in San Juan Avenue. E’ talmente grande che potrà essere visto in auto dall’autostrada 25 de Mayo sulla strada che porta all’area sud della periferia di Buenos Aires. In pratica sarà un punto di riferimento visivo per l’intera città. Il murale raffigura Maradona al Mondiale di Italia 90, con la maglia dell’Argentina mentre se la prende con i tifosi dell’Olimpico che lo fischiano durante l’inno nazionale argentino, prima del match con la Germania.

L’opera dovrebbe essere pronta per il prossimo 30 ottobre, giorno dell’anniversario della nascita di Diego, che in Argentina è festeggiata come un Natale (esiste una religione apposita). L’artista lo sta realizzando con una squadra di sette persone, e utilizzerà circa 800 litri di vernice. Su Twitter ci sono diverse immagini dell’opera in allestimento, con un video pubblicato dallo stesso Martìn Ron. “Ho ricevuto un invito a realizzare questo progetto dell’azienda YPF, in occasione dei 62 anni che Maradona avrebbe compiuto domenica prossima, 30 ottobre- spiega Ron in un’intervista ad Audiovisuales Télam- L’idea è che possa essere visto da diversi punti della città in base alle sue dimensioni e altezza. Le figlie di Diego, Dalma e Gianinna, mi hanno suggerito di mettere ‘Ciao papà’ in questo lavoro, perché ogni volta che dipingo scelgo ‘Ciao mamma’”.

La foto scelta rappresenta Diego “perché è quella della finale persa contro la Germania ai Mondiali del 1990 in Italia, quando Maradona fu subissato dai fischi dei tifosi locali prima dell’inizio della partita durante l’inno argentino. Ma- continua Ron- non vogliamo solo che sia un’immagine, ma anche che abbia un contesto universale, ed è per questo che, ad esempio, si vedrà un ampio cielo con le stelle sullo sfondo. Siamo sette persone che lavorano e dipingono dall’alba al tramonto, poiché è un’opera di 45 metri di altezza per 40 di larghezza. E’ molto stimolante sentire che le persone ci accompagnano costantemente, perché ci suonano il clacson o ci gridano cose carine dalle macchine che passano in autostrada e sembra che Diego sia sopra di loro”.


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