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La ‘tagliola’ minaccia il ddl Zan, l’appello di Letta: “Intesa per non affossarlo”

Prevista riunione dei capigruppo per trovare una mediazione, invitato anche il primo firmatario della legge Alessandro Zan

Pubblicato:26-10-2021 14:11
Ultimo aggiornamento:26-10-2021 20:32
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ROMA – “Il voto tagliola di domani sul Ddl Zan voluto da Lega e Fdi metterebbe una pietra tombale sulla legge, sarebbe uno schiaffo alla maggioranza della società italiana e ai giovani che vogliono” questo provvedimento. “Faccio un appello a tutte le forze politiche per non affossare la legge. La nostra responsabilità è arrivare a un risultato”. Lo dice Enrico Letta, segretario del Pd, intervenendo alla Direzione del partito.

Siamo disponibili ad arrivare a un’intesa su alcune parti del Ddl Zan– spiega- che possa superare lo scoglio di domani e portare a una approvazione e quindi a una calendarizzazione rapida alla Camera per completare l’iter”.

OSTELLARI: CONFERMATA RIUNIONE ALLE 17.00, VENGA ANCHE ZAN

“Ringrazio per la disponibilità i presidenti dei gruppi d’Aula che hanno risposto positivamente alla convocazione inoltrata ieri. Oggi pomeriggio alle 17.00 ci riuniremo per verificare se c’è davvero spazio, come auspico, per una mediazione responsabile. Gli accordi si fanno insieme e alla luce del sole. Il nostro obiettivo è migliorare il testo del ddl sull’omofobia. Alessandro Zan non abbia paura: la sede naturale del confronto è questa. Non vedo ostacoli alla sua partecipazione all’incontro, insieme al capogruppo al Senato del Partito Democratico”. Così il senatore leghista Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia al Senato.


M5S E GRUPPO MISTO-LEU NON PARTECIPANO A TAVOLO OSTELLARI

“Il Movimento 5 Stelle e il Gruppo Misto/Leu non parteciperanno al tavolo indetto per le ore 17 dal presidente Andrea Ostellari. Siamo assolutamente favorevoli e disponibili al confronto, ma il presupposto indispensabile per un serio dialogo è quello di ritirare la cosiddetta tagliola della richiesta del non passaggio agli articoli, dal momento che determinerebbe l’affossamento del provvedimento stesso”. Lo affermano in una nota il presidente del Gruppo M5s Ettore Licheri e Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, al termine del proficuo incontro con il deputato Alessandro Zan e la capogruppo del Pd a Palazzo Madama Simona Malpezzi.

MALPEZZI: CHI VUOLE NON PASSAGGIO ARTICOLI CONTRADDICE VOLONTÀ DIALOGO

“Continuo ad essere convinta che la rigidità mostrata nei mesi scorsi ci abbia aiutato ad uscire dalle secche di una commissione presieduta da chi voleva affossare la legge. Siamo finalmente riusciti a portare il testo in aula dopo mesi di ostruzionismo. Ora siamo davanti a un elemento di svolta e chiarezza: oggi le forze che di fronte alle nostre aperture continuano a mantenere la tagliola, che farebbe morire il disegno di legge zan, contraddicono la loro richiesta di dialogo. Ora siano coerenti con gli impegni e le promesse ed eliminino la tagliola che è l’elemento che priverebbe il paese di una legge che aspettiamo da più di 25 anni. Ci auguriamo che l’appello del segretario Letta venga accolto: in gioco c’è la vita delle persone e un modello di società aperta e democratica su cui tutte le forze politiche dovrebbero essere d’accordo”. Così la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi intervenendo alla Direzione del Pd in corso al Nazareno.

ARCI: NO AL VOTO SEGRETO, APPROVARE UNA LEGGE DI CIVILTÀ

“Il disegno di legge contro l’omobitransfobia e la misoginia riprende domani il suo iter al Senato. Un passaggio decisivo per una legge già approvata dalla Camera nel novembre del 2020 e da allora ferma per via dell’ostruzionismo della destra. Zan incontrerà i capigruppo dei partiti per cercare di trovare un’intesa e salvare la legge senza stravolgerla. Ma prima di parlare di possibili intese c’è un passaggio fondamentale da superare: domani l’Aula di Palazzo Madama voterà a scrutinio segreto la richiesta di FdI e di Lega di non procedere all’esame degli articoli della legge. Una tagliola, che se approvata affosserebbe il ddl. Il nostro appello alla presidente del Senato Casellati è di votare a scrutinio palese, in modo che ciascuna forza politica ci metta la faccia. Come Arci torniamo a sottolineare, come fatto in questi mesi, la necessità di approvare quanto prima una legge di civiltà, con misure di prevenzione e contrasto alle violenze e alle discriminazioni, di cui in Italia si discute da decenni. Senza compromessi al ribasso, per la piena affermazione dei diritti di tutti e tutte”. Così in una nota l’Arci.

VITO A FI E CENTRODESTRA: NON CHIEDETE VOTI SEGRETI

“Condivido l’appello del Movimento Arcobaleno alla Presidente Casellati ed alle forze politiche affinché il DDL Zan sia votato a scrutinio palese. Mi rivolgo in tal senso a Forza Italia ed al centrodestra: non chiedete voti segreti, la legge tutela persone da odio, discriminazioni e violenza”. Lo scrive su Twitter Elio Vito, deputato di Forza Italia.

DDL ZAN, IV CHIEDE RINVIO DI UNA SETTIMANA

In Senato a causa delle scintille sull’iter del ddl Zan: Italia Viva ha chiesto il rinvio di una settimana per arrivare in aula con un’intesa, al momento Pd, M5s e Leu sono in riunione per valutare la richiesta”, così in una nota fonti parlamentari di maggioranza. 

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