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ROMA – Sono 98 le persone che hanno perso la vita nel sisma che ha colpito l’Asia meridionale ieri, di magnitudo 7.5, come riferito da fonti ufficiali all’emittente araba Al-Jazeera. Un centinaio invece i feriti. Il terremoto ha avuto come epicentro Jarm, in Afghanistan, a 250 chilometri da Kabul, ma si è propagato con forza anche in India e soprattutto in Pakistan. Ovunque ha causato decine di morti e danni ingenti a case, strade e infrastrutture. Tuttavia le stime restano provvisorie, e si teme che nelle prossime ore aumenteranno. Elicotteri e unita’ di soccorso sono state predisposte in tutta la regione, come fanno sapere da New Delhi e Islamabad.
Inoltre alcune fonti hanno riferito ad Al-Jazeera della morte di almeno 12 studentesse in una scuola in Afghanistan, nella provincia di Takhar. Un uomo intervistato sempre dall’emittente araba ha dichiarato: “Siamo salvi, ma ho visto molti edifici crollare”. Il sisma infatti “ha causato numerosi danni nella nostra zona, e adesso non ci resta che pregare”. In Pakistan, poi, un residente ha raccontato che la terra ha tremato “in modo crescente” e che la gente ora “e’ terrorizzata. Io non riesco neanche a raggiungere la mia famiglia, nel distretto di Malakand”, che si trova a 50 chilometri dal luogo in cui parla questo testimone. Il quale aggiunge che anche le linee del telefono sono ormai isolate.
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