giovedì 13 Novembre 2025

Gli Usa rifiutano gli obiettivi sanitari globali dell’Onu “perché promuove aborto e ideologia gender”

Kennedy Jr. annuncia il no americano alla dichiarazione Onu sul contrasto a cancro, diabete e malattie cardiovascolari. Stati Uniti sempre più isolati

ROMA – Kennedy Jr. ha alzato il tiro all’Onu, trasformando una conferenza sulle malattie croniche in un comizio ideologico in pieno stile trumpiano. Dal podio di New York, il ministro della Salute americano ha annunciato che gli Stati Uniti respingeranno la dichiarazione Onu sul contrasto a cancro, diabete e malattie cardiovascolari. Secondo lui, il documento “ignora i problemi sanitari più urgenti” e soprattutto promuoverebbe aborto e “ideologia di genere radicale”.

Il rifiuto Usa è destinato a restare isolato: a ottobre l’Assemblea generale approverà comunque la risoluzione, forte dell’appoggio della stragrande maggioranza dei 193 Paesi membri. Ma l’amministrazione Trump non perde occasione per sfilarsi dalle istituzioni multilaterali: dopo l’uscita dall’OMS, ora tocca anche alla cornice Onu sulla salute pubblica.

Le reazioni dal fronte scientifico sono state gelide. La contraddizione è evidente: Kennedy ha denunciato l’epidemia di obesità infantile, cibo spazzatura e malattie croniche, ma ha rifiutato la dichiarazione Onu che propone esattamente di affrontare questi problemi. Nel frattempo, il direttore generale dell’OMS Tedros Ghebreyesus ha ricordato che la salute “non inizia negli ospedali” ma nell’aria che respiriamo, nel cibo che mangiamo e nelle condizioni in cui viviamo. Ha rilanciato un piano per tassare alcol, tabacco e bevande zuccherate, capace – sulla carta – di raccogliere mille miliardi di dollari in dieci anni e salvare cinquanta milioni di vite. L’America trumpiana ha altre priorità: gridare al complotto dei burocrati globali, evocando “la realtà biologica del sesso” e la difesa della “vita innocente”, affossare i vaccini e contrabbandare fake news.

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