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Elezioni, Nardella: “Per buttare giù il Pd a Firenze servono mille Meloni”

"Abbiamo staccato il centrodestra di 16 punti. Qui e a Bologna il Partito democratico fa il miglior risultato d'Italia"

Pubblicato:26-09-2022 19:46
Ultimo aggiornamento:30-09-2022 18:26
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FIRENZE – “Per buttare giù il Pd a Firenze ci vogliono mille Meloni, mille Calenda e mille Conte”. Qui “non lo butta giù nessuno perché siamo forti. Anche nel peggiore dei momenti, con la destra più aggressiva, con una campagna elettorale più in salita, con la coalizione più complessa e avversari a destra e sinistra, vinciamo con un distacco rispetto al centrodestra di 16 punti”, 42 a 26. Lo dice il sindaco Dario Nardella, nel corso di una conferenza stampa organizzata per fare il punto sulle politiche. “Il Pd è passato dai 12 milioni di voti del 2008, agli 8,6 del 2013, ai 6 del 2018 e ai 5,3 di quest’anno. In valori assoluti è il peggior risultato” e “il fatto che Firenze reagisca così, di fronte a un vento inarrestabile delle destre, è un grande successo”.

“Firenze è un modello vincente, con il voto è stata premiata l’amministrazione”

Firenze, insieme a Bologna, fa registrare “il miglior risultato elettorale”, rivendica. E anche se non è interessato a prove muscolari (guardando con rispetto “il risultato di altre città senza patenti da primi della classe”), definisce Firenze un modello vincente perché “sempre attento alle istanze della comunità, proteso a dare risposte concrete, e con un Pd cittadino che sa stare nel territorio. Non bisogna mai essere arroganti e non lo siamo. Ma qui il Pd è forte, solido e l’amministrazione comunale è stata premiata”.

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Nardella, quindi, osserva il dato “molto significativo di Fdi a Firenze. Le destre hanno vinto e a Giorgia Meloni faccio i complimenti”. Tuttavia, ragiona, “Lega e Fi sono ai minimi storici”. E aggiunge: “Rispetto al 2018 il centrodestra è calato mentre il Pd ha tenuto bene”. Certo, anche qui i democratici hanno patito una flessione (e in Toscana il dato “è negativo, è inutile nasconderlo”). Però, smorza, si è trattato di un contraccolpo fisiologico rispetto al quadro nazionale e, in città, “assolutamente gestibile”.

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