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Elezioni, Gori: “Alle comunali di Bergamo nel 2024 alleanza Pd-Terzo Polo”

"Il Movimento 5 Stelle precipita al 5% a Bergamo mentre a Napoli supera il 40%. E' lo specchio di due Italie purtroppo sempre più divaricate"

Pubblicato:26-09-2022 16:16
Ultimo aggiornamento:26-09-2022 16:16

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MILANO – Un’alleanza che “non è stato possibile” stipulare “per ragioni che è poco utile rivangare, ma questo non toglie che PD e Terzo Polo siano a Bergamo i due pilastri su cui avviare la costruzione della coalizione che nel 2024 competerà per il governo della città”. Giorgio Gori è al secondo mandato da sindaco di Bergamo. Ma la sua analisi del voto detta già, se non il perimetro, il baricentro su cui il centrosinistra proverà a confermarsi a Palazzo Frizzoni.

Il sindaco, sui social, definisce “molto significativo” il risultato del Terzo Polo formato da Azione e Italia Viva, col 16,5%, insufficiente a far eleggere il consigliere regionale orobico Niccolo’ Carretta, che di Azione è coordinatore regionale. Ma la somma dei voti raccolti dal terzo polo e dalla coalizione di centrosinistra (50,9%) “conferma che se fossimo riusciti a consolidare l’alleanza tra PD e Terzo Polo il risultato, almeno qui, sarebbe stato certamente molto positivo”.

Una prospettiva, insiste Gori guardando all’esito del voto nella sua città, fondata sul “bicchiere mezzo pieno” di Bergamo città. “In sintesi: anche qui Fratelli d’Italia fa un grande balzo, ma lo fa sostanzialmente a scapito degli altri partiti del centrodestra (che nell’insieme arretrano di 2 punti rispetto al 2018). Anche la coalizione ‘Democratici e progressisti’ perde 2 punti rispetto a quattro anni fa, arrivando al 34%, ma il PD si conferma il primo partito in città, col 24%, un punto avanti a FDI”.


Sul quadro nazionale il sindaco di Bergamo si dice colpito “più ancora che in passato” dall'”enorme distanza tra il Nord e il Sud. Un dato per tutti: il Movimento 5 Stelle precipita al 5% a Bergamo mentre a Napoli supera il 40%. E’ lo specchio di due società, di due Italie purtroppo sempre più divaricate. Anche guardando al futuro, sarà molto difficile ricomporre una narrazione che aggreghi consenso e costruisca fiducia a latitudini che manifestano aspettative così diverse. Nei prossimi anni- conclude Gori- questo sarà un tema ineludibile”.

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