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Il congresso itinerante Fnopi fa tappa nelle Marche e in Abruzzo

Le regioni pronte allo sviluppo della professione infermieristica sul territorio

Pubblicato:26-09-2021 13:14
Ultimo aggiornamento:26-09-2021 13:20
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FNOPI MARCHE
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ROMA – “Un sistema sanitario all’altezza di rispondere alle esigenze dei cittadini è la vera sanità del futuro. E questo vale non solo per il Pnrr che sicuramente è un’importante occasione da non perdere, ma per tutti i servizi che devono essere fruibili senza creare doppioni e senza conflittualità”. Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, si è rivolto così agli infermieri e ai presidenti dei loro ordini provinciali della Regione, riuniti nella quarta tappa del congresso itinerante Fnopi che si è svolta nelle Marche e in Abruzzo.

Un congresso speciale anti-Covid, senza assembramenti e verificando sempre il Green Pass dei partecipanti, con i componenti del Comitato centrale della Federazione in viaggio con varie tappe fino al prossimo 12 maggioGiornata internazionale dell’infermiere 2022 in Sicilia. In ogni occasione, sono state premiate le buone pratiche e le eccellenze della professione infermieristica che, soprattutto sul territorio, hanno consentito di affrontare l’assistenza, anche durante la pandemia, rimanendo sempre vicini ai cittadini e con l’unico obiettivo di soddisfare tutti i diversi bisogni di salute. “Grazie per quello che fate- ha detto Acquaroli agli infermieri- e per come lo fate con la vostra attività, il confronto che ci offrite e la vostra professionalità. La politica- ha aggiunto- si rivolge poco agli ordini professionali, mentre sono e devono essere l’interlocutore fondamentale, il punto di riferimento della professione, la guida per dare soluzione ai bisogni dei cittadini”.

“In Abruzzo vogliamo dare la massima valorizzazione possibile alla vostra professionalità- ha detto intervenendo a Teramo il presidente della Commissione salute del Consiglio regionale Mario Quaglieri che ha portato il saluto del presidente della Regione Marco Marsilio- e vogliamo farlo nel modo migliore e con le soluzioni migliori di cui sicuramente la più importante è lo sviluppo dell’assistenza sul territorio”. Argomento questo per il quale l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì ha già convocato i presidenti degli ordini provinciali per studiare l’applicazione a tutto il territorio regionale delle buone pratiche assistenziali premiate dalla Fnopi.


“Vogliamo guardare al futuro, che deve però affondare le sue radici nella storia che ha disegnato il default di una sanità ospedalocentrica che non hanno consentito di dare il giusto e necessario peso all’epidemiologia e alla prevenzione”, ha detto la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli. “La vera sfida ora è il territorio– ha proseguito- e in questo l’infermiere di famiglia e comunità rappresenta una soluzione non solo a livello generale di tutto il Paese, ma anche per quanto riguarda l’assistenza nelle cosiddette ‘aree interne’, che caratterizzano una parte importante di queste Regioni: la collaborazione tra infermieri di famiglia e di comunità sul territorio – sociale e di cura – per il sostegno in quelle zone che oggi spesso vengono spopolate perché prive proprio di supporti sociali e più in generale di servizi pubblici, rappresenterebbe anche uno strumento utile, oltre che alla tutela della salute delle persone e all’assistenza ai loro bisogni, alla riduzione delle attuali disuguaglianze”.

“L’infermiere- spiega- è una figura professionale che insieme ad altre figure professionali forma la rete integrata territoriale, prende in carico in modo autonomo la famiglia, la collettività e il singolo. Ha un ruolo anche proattivo per promuovere salute, educazione sanitaria per la persona sana e la famiglia e la comunità e insegna l’adozione di corretti stili di vita e di comportamenti adeguati. E lo fa- conclude- con tutte le figure professionali che formano la rete a domicilio con un meccanismo di coordinamento professionale che è una sorta di adattamento reciproco tra professioni, deve e può avvenire anche con modalità di assistenza come la telemedicina, la teleassistenza, il telenursing, che in queste Regioni si stanno sviluppando: la vera innovazione è la capacità di guardare attraverso punti di vista diversi i veri bisogni dei nostri cittadini”.

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