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Giovani ‘Indiana Jones’ alla ricerca del castello perduto

La 'missione' dell'Università di Bologna è partita lunedì 24 settembre

Pubblicato:26-09-2018 12:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:36
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BOLOGNA – Dieci giovani ricercatori a caccia di un castello misterioso. È questa la ‘missione’ di alcuni studenti e ricercatori del Dipartimento di Storia, culture e civiltà dell’Università di Bologna, che da lunedì stanno esplorando il territorio del Comune di Cotignola, in provincia di Ravenna. Guidati dal Marco Cavallazzi, professore associato del Dipartimento nel campus Alma mater di Ravenna, i ragazzi stanno cercando l’antico castello dei conti di Cunio. Già oggetto di indagini senza risultato in passato, la residenza risale al 1036, periodo in cui i nobili erano feudatari delle terre di proprietà della Chiesa ravennate.

“Uno scavo non è da escludere, considerate le affinità con la vicina zona della Zagonara, esplorata lo scorso anno”, spiega Cavallazzi. In particolare, le zone interessate sono quelle vicino alla Chiusaccia, sul fiume Senio. “Lo scopo è effettuare una mappatura archeologica di questo comprensorio, per approfondire la conoscenza del patrimonio storico-archeologico cotignolese”, aggiunge il professore. La ricerca è un nuovo tassello del progetto “Bassa Romandiola”, lanciato dall’Università nel 2009, per approfondire la conoscenza della storia della Bassa Romagna in epoca medievale.



“Abbiamo illustrato questo progetto in marzo, riscuotendo un grande interesse da parte del pubblico”, spiega Federico Settembrini, assessore alla Cultura del Comune di Cotignola, che contribuisce economicamente alle ricerche. Infatti, grazie a un contributo comunale di circa 3.500 euro e all’aiuto di alcuni sponsor Cotignola ospiterà la squadra di archeologi per circa un mese. I giovani saranno ospiti dell’antico convento di San Francesco, dove da pochi mesi si sono insediati alcuni frati.

“Cercheremo di verificare l’attendibilità delle fonti storiche e cartografiche sul castello dei conti di Cunio, cercando ciò che ne rimane”, aggiunge Cavallazzi parlando della nobile famiglia citata anche da Dante nella Divina Commedia. Per favorire il senso di ospitalità poi, il Comune di Cotignola è alla ricerca di famiglie ‘curiose’ che vogliano ospitare gli archeologi a cena.

di Sara Forni


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