Difesa del lavoro, Storchi (Ucid Reggio Emilia) e Landini: “La politica deve cambiare”

"Deve concentrarsi su temi di rilevanza per il Paese", spiega il presidente dell'Ucid

Pubblicato:26-08-2024 18:44
Ultimo aggiornamento:26-08-2024 18:44
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ROMA – “La politica deve cambiare, i politici devono lavorare non per i partiti ma per le persone. La persona deve sempre essere posta al centro”. È quanto ha affermato Fabio Storchi, presidente dell’Ucid-Unione cristiana imprenditori e dirigenti di Reggio Emilia dal palco della Festa nazionale della Unità, dove si è tenuto un incontro dal titolo: ‘La difesa del lavoro’, con Fabio Storchi, Maurizio Landini, a capo della Cgil, e Maria Cecilia Guerra, segreteria nazionale del Pd con delega al Lavoro.

“La politica va cambiata, anziché disperdere tempo e risorse a gestire conflitti personali o beghe fra partiti come normalmente accade, deve concentrarsi su temi di rilevanza per il Paese. Mi riferisco ad una ottica anche e soprattutto Europea: le sorti dell’Italia dipendono dall’Europa e dalle politiche che i Governi europei sapranno mettere in campo- ha spiegato Storchi- In un contesto di estrema difficoltà, come quello che stiamo attraversando, caratterizzato da bassa crescita economica, sfide tecnologiche mai vissute in passato, conflitti in corso che destabilizzano gli equilibri geopolitici, e mettono in discussione la globalizzazione dei mercati e il livello di libero scambio di merci e persone. Abbiamo di recente avuto le elezioni Europee e nessuno ha parlato di strategie future per rilanciare l’economia e per ridare all’Europa un ruolo preminente nella politica internazionale. I temi che vanno affrontati con urgenza riguardano le politiche industriali, energetiche, migratorie, della difesa esterna, e l’investimento tecnologico. È necessario ridurre la dipendenza dalla domanda estera, verso un allargamento del mercato unico. Quindi, servono politiche industriali, per divenire più competitivi sui mercati globali, potenziando capitale umano e lo sviluppo delle tecnologie. Ad esempio, i numeri sono preoccupanti: l’Europa sta investendo solo 30 miliardi per la ricerca sull’intelligenza artificiale, gli Stati Uniti, 330 miliardi e la Cina, 100 miliardi, una tecnologia che sarà determinante per il futuro del mondo”.

Sia Landini che Guerra hanno sottolineato al pubblico i problemi legati al salario minimo, al mancato recupero dell’inflazione e alle crescenti difficoltà delle classi meno abbienti ad ottenere una adeguata copertura sanitaria. “Esiste una questione salariale nel nostro Paese, che è grande come una casa. Sta aumentando la povertà di chi lavora. Oggi nel nostro Paese si può essere poveri lavorando. La prima questione è aumentare i salari, non c’è alternativa: rinnovare i contratti collettivi nazionali e aumentare i salari oltre l’inflazione. È un tema non più rinviabile- ha affermato Landini- il rinnovo dei contratti nazionali deve avere anche il compito di redistribuire la ricchezza che viene prodotta. Bisogna rimettere al centro il lavoro, la dignità delle persone attraverso il lavoro”.

“Possiamo proporre, a livello nazionale, insieme a Landini il contratto dei metalmeccanici che abbiamo firmato insieme nel 2016 come benchmark di riferimento per tutte le categorie e professioni, in risposta ai problemi accennati da Landini e Guerra che oggi penalizzano il lavoro. Dobbiamo valorizzare la persona e renderla protagonista nella crescita del suo benessere multidimensionale, nel suo sviluppo integrale. Su questi presupposti si fondano i valori dell’Ucid. In un mondo sempre più cattivo, lo vediamo con l’aumento esponenziale di femminicidi e di violenza quotidiana che apprendiamo dai media, così come i conflitti scoppiati in diverse parti del mondo, dobbiamo riscoprire parole dell’economia civile, come: fiducia, dono, gratuità, rispetto, virtù e bellezza che aiutano a creare un mondo migliore” ha concluso Storchi.

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