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La Cmc in crisi, sos dei lavoratori ai candidati: “Rischiamo di sparire”

L'appello sul destino del colosso edile di Ravenna, sostenuto dalla Legacoop Romagna, è rivolto a tutte le forze politiche

Pubblicato:26-08-2022 16:42
Ultimo aggiornamento:26-08-2022 16:42

sede Cmc Ravenna
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BOLOGNA – Nella campagna elettorale si affaccia ancora la crisi della Cmc di Ravenna: le lavoratrici e i lavoratori del colosso edile “stanno inviando a tutti i candidati alle prossime elezioni politiche la richiesta di sottoscrivere un appello, al fine di sostenere la ricerca di una soluzione allo stato di difficoltà della cooperativa”, spiega una nota diffusa da Legacoop Romagna. Questa sera il documento “sarà consegnato di persona al segretario del Pd, Enrico Letta, ospite di una iniziativa al circolo Vivere il tempo di Cesena”, si legge sempre nel comunicato.

LEGACOOP: L’ITALIA RISCHIA DI PERDERE UN CAPITALE INESTIMABILE

“Sin dall’inizio dello stato di crisi della cooperativa- dichiara il presidente di Legacoop Romagna, Mario Mazzotti- siamo costantemente impegnati per trovare una risposta che consenta di salvaguardare il patrimonio occupazionale e produttivo di una grande azienda italiana conosciuta in tutto il mondo. Sosteniamo l’iniziativa dei lavoratori della Cmc e chiediamo con forza di non discriminare la cooperativa rispetto a quanto già effettuato dalle istituzioni nei confronti di altre grandi imprese di costruzione in termini di aiuto e sostegno pubblico”. L’auspicio è che “tutte le forze politiche rispondano all’appello in modo positivo, inserendo questo tema nel dibattito in corso. Il rischio è di fare perdere per sempre all’Italia un capitale ingegneristico e di competenze inestimabile”, avverte Mazzotti.

“ALLONTANARE IL SOSPETTO DI UNA DISCRIMINAZIONE VERSO LE COOP

“Non risolvere oggi il problema di Cmc vorrebbe dire far scomparire in poco tempo la cooperativa- è un passaggio dell’appello rivolto ai candidati- lasciando senza lavoro migliaia di lavoratori e senza reddito le loro famiglie in un momento peraltro di grave crisi economica mondiale”. Negli ultimi mesi “si è lavorato a fondo e si sta ancora lavorando ad una soluzione che vede il coinvolgimento di un soggetto privato e di uno pubblico. Questa soluzione ora- rimarcano i lavoratori della Cmc- deve essere perseguita velocemente e con maggiore determinazione, dando prova di avere la reale volontà di portarla a termine”.


La richiesta è che “la cooperativa ottenga così lo stesso trattamento ricevuto negli anni, direttamente o indirettamente, dalle altre imprese di costruzione che hanno potuto contare su interventi pubblici a vario titolo. Allontanando così il sospetto che sia in atto un’evidente discriminazione nei confronti delle cooperative e di ciò che rappresentano”, scrivono i lavoratori.

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