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Giustizia, l’appello dei ‘nonni coraggio’: “Draghi fermi la ‘seconda Bibbiano'”

Due bimbi che hanno vissuto anni affidati ai nonni, "tra agio e amore", ora rischiano la casa famiglia

Pubblicato:26-08-2021 19:19
Ultimo aggiornamento:26-08-2021 19:19
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ROMA – “Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenga a fermare una ‘seconda Bibbiano'”. E’ l’appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi che i ‘nonni coraggio’ di Roma, del cui caso l’agenzia Dire si è occupata, lanciano alla vigilia dell’incontro con i servizi sociali, che ci sarà appunto domani, dove sarà loro comunicato, come hanno appreso da indiscrezioni, il collocamento dei propri nipoti a loro affidati in casa famiglia.

“Non abbiamo saputo nulla dai canali ufficiali”, denunciano. Ai genitori è stata sospesa la responsabilità genitoriale e la madre è indagata con l’accusa di maltrattamenti. “Per settimane- come avevano segnalato i legali della famiglia- ai nonni è stato celato il nome del nuovo tutore nominato dal Tribunale per i minorenni di Roma e solo quando i servizi sociali si sono trovati messi alle strette dalle azioni mosse dalla famiglia anche attraverso la stampa, si è scoperto che il tutore era stato nominato più di un mese prima e che i servizi sociali erano da tempo a conoscenza del suo nome”.

Intanto incombe sempre più concreta “la spada di Damocle della casa famiglia” sui bambini. Questa volta tocca a V. di 5 anni e F. di 3, che hanno vissuto anni affidati ai nonni, “tra agio e amore”, come riferiscono i legali. “Domani intanto potrebbe essere un’altra Bibbiano”, denunciano. 


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