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Comunali Bologna, ‘ribelli’ fuori dalla lista Pd? Si tratta per l’accordo o sabato sarà battaglia

Veto del candidato sindaco Lepore alla presenza in lista dei dem che hanno sostenuto Isabella Conti alle primarie, si cerca un accordo in extremis

Pubblicato:26-08-2021 13:22
Ultimo aggiornamento:26-08-2021 13:22

Matteo Lepore_ imagoeconomica
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BOLOGNA – Trattative ancora in corso per trovare un accordo sulla lista del Pd alle comunali di Bologna: la deadline corrisponde all’assemblea cittadina convocata per sabato, ma se non si arriverà ad un’intesa dell’ultim’ora quella di dopodomani sarà una giornata ad alta tensione che potrebbe sancire una frattura inedita sull’approvazione dell’elenco dei candidati.

Il nodo da sciogliere resta quello dei dem che alle primarie non hanno appoggiato l’attuale candidato del centrosinistra Matteo Lepore (Pd), bensì la sua avversaria Isabella Conti (Iv): dopo il passo indietro di Marco Lombardo, sul tavolo restano in particolare i nomi degli assessori Alberto Aitini e Virginia Gieri e dei consiglieri uscenti Giulia Di Girolamo e Vinicio Zanetti.

Lepore non li vuole nella lista Pd e ieri i ‘ribelli’ venivano dati di fatto fuori, con al massimo la possibilità di una mediazione sui soli consiglieri o di un salvagente nella lista Conti. Nel fronte dei possibili esclusi, però, viene letto favorevolmente l’andamento delle ultime assemblee territoriali svolte ieri sera. Al Porto-Saragozza, al Borgo-Reno e al San Donato-San Vitale sarebbe prevalsa l’indicazione di ritrovare l’unità del partito e decidere se candidare gli amministratori uscenti solo in base al giudizio sul lavoro svolto. Tra gli ‘isabelliani’ viene letta così anche la riunione del giorno prima al Santo Stefano, mentre Navile e Savena avevano puntellato la lista Lepore. 


Va detto che in ogni caso si tratta di interpretazioni, perché alla fine delle assemblee non si vota. Vale anche per altri segnali colti dagli ex sostenitori di Conti, come la gara per la candidatura alla guida del Porto-Saragozza: Francesco Massarenti (vicino ad Aitini) avrebbe qualche consenso in più dell’uscente Lorenzo Cipriani; un riscontro positivo l’avrebbe avuto anche Rosy Davidde per il Consiglio. Al Borgo-Reno, invece, si sarebbe espressa una maggioranza per la ricandidatura a presidente di Vincenzo Naldi, anche lui vicino ad Aitini (ma dallo scontro alle primarie si era chiamato fuori), lasciando indietro l’alternativa Tommaso Petrella. Al San Donato-San Vitale avrebbero conquistato un via libera per la corsa in Consiglio il presidente uscente Simone Borsari e Loretta Bittini (entrambi con Lepore), però anche Zanetti.

Fatto sta che, dicono ufficiosamente i ‘ribelli’, le trattative non sono chiuse e i pontieri (soprattutto a Roma) sono al lavoro per trovare un punto accordo, che comunque al momento è lontano e non si prevede per ora un nuovo incontro Lepore-Aitini. Se l’intesa non sarà raggiunta, i ‘ribelli’ sono pronti a dare battaglia sabato e a votare contro la lista che sarà presentata dal segretario Luigi Tosiani: l’esito non è discussione perché i “no” potrebbero pesare per un 30%, ma per il Pd bolognese rischierebbe di essere la prima approvazione non unitaria della lista per le comunali.

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