ROMA – “Mancano ancora tanti amici, mancano persone, almeno una quindicina”. Lo ha detto il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, parlando con i cronisti. A chi gli chiedeva se c’è la speranza di poter trovare ancora persone sotto le macerie, Pirozzi ha risposto: “E’ solo una speranza. Solo un miracolo potrà portare alla luce altri cittadini“.
“Il messaggio che mando è questo: gli amatriciani sono un popolo dignitoso. Non ci si deve lamentare, anche se ci saranno momenti difficili. Ma loro possono contare su un sindaco che ha perso tutto e che non scappa. Noi siamo qui perché sono convinto che Amatrice risorgerà. Sono convinto che le promesse che mi sono state fatte saranno mantenute. Se faremo la programmazione e le promesse saranno rispettate, ripartiremo”, dice il sindaco Pirozzi ai cronisti.
“Stiamo individuando un’area idonea per i servizi scolastici e stiamo individuando anche delle aree dove verranno installate case in legno modello trentino, idonee al territorio. Io non voglio un quartiere ghetto” ha detto ancora il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.
“Per la ricostruzione ho chiesto il modello Valnerina e quello del Friuli. Bisogna ricostruire il centro storico, almeno con le vie e tutto quello che c’era. Chiedo positività. Dobbiamo dare speranza a questa gente. Io sono qui e sto sul pezzo. Intanto è ripartita la raccolta dei rifiuti”, conclude Pirozzi.
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